Caltanissetta – Ne avrebbe abusato in comunità. E, peraltro, quand’era ancora un adolescente o poco più. Questa l’accusa piovuta su una donna finita in giudizio.
E adesso, nel procedimento con rito abbreviato, la trentacinquenne nissena, operatrice in una comunità per minorenni, è stata condannata.
È di 3 anni e 4 mesi di reclusione la pena che le è stata inflitta dal gup di Caltanissetta, Santi Bologna per violenza sessuale su minorenne.
Dovrà anche risarcire la parte civile – assistita dall’avvocato Massimiliano Bellini – secondo l’entità che sarà poi stabilità in un procedimento a parte.
Ma non è tutto. Perché è stata interdetta da qualsiasi funzione, nelle scuole o negli uffici, che abbia a che fare con il trattamento di minorenni, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
Per un anno dovrà osservare anche misure di sicurezza, ossia il divieto di espatrio e di avvicinamento a luoghi frequentati da minori, non può svolgere lavori che comportino contatti con ragazzini e dovrà anche informare la polizia giudiziaria su suoi eventuali spostamenti.
Secondo la tesi accusatoria, nell’estae di cinque anni fa avrebbe approfittato di un ragazzino, ma quel tempo tredicenne, ospite della comunità minorile in cui lei lavorava.