Caltanissetta – Indagine chiusa su un matricidio. E presto potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura. Prima punto di svolta nell’indagine a carico del quarantaquattrenne gelese Filippo Tinnirello accusato del delitto della madre, la sessantaduenne Francesca Ferrigno.
L’ha uccisa nel settembre dello scorso anno – come ha poi confessato costituendosi ai carabinieri dopo l’omicidio – sferrandogli coltellate. Due, in particolare, sarebbero state quelle mortali. E il coltello impugnato dall’aggressore è stato subito trovato e sequestrato.
Un delitto maturato al culmine dell’ennesima lite tra i due. La madre, secondo la ricostruzione investigativa, quel giorno si sarebbe rifiutata di dare al figlio, per l’ennesima volta, soldi che sarebbero serviti per comprarsi la droga. E il figlio era già seguito dal dipartimento salute mentale proprio perché tossicodipendente.
Ma il matricida, nel successivo interrogatorio, al cospetto dei magistrati della procura gelese, ha poi fatto scena muta avvalendosi della facoltà di non rispondere. Scegliendo in quella fase delle indagini di non spiegare null’altro su quell’omicidio che, ad ogni modo, aveva confessato.
Successivamente lo stesso indagato è stato anche ritenuto dagli esperti incapace d’intendere e di volere, almeno nel momento in cui ha accoltellato mortalmente la madre. Presto la procura potrebbe chiedere per lui l’apertura di un processo con la pesantissima accusa di omicidio.
