Mussomeli – E’ volato via in cielo, a tutto gas, come le tante vetture che aveva contribuito a progettare anche in Formuala Uno. L’ingegnere Angelo Russo si è spento a Milano all’età di 92 anni. Discendeva da una famiglia prestigiosa di notabili, il padre era Giovanni, medico, la madre Giovanna Pantaleone, villalbese e sorella del magistrato Calogero. Dai genitori ereditò quel tratto signorile e garbato che lo ha caratterizzato e accompagnato durante tutta la sua esistenza. Coi fratelli spartì il genio e l’eccellenza in diversi campi dello scibile. Il primogenito Giuseppe fu ordinario di pediatria di fama internazionale, i più piccoli Vincenzo, ingegnere, e Giovanni, docente universitario, hanno giganteggiato, rispettivamente, nel settore energetico e nella chimica. Discreto, mai autoreferenziale, più propenso all’ascolto che alla parola, ricordo che durante le estati mussomelesi trascorse nella residenza estiva in contrada Castello, parlava rarissimamente della sua prestigiosa e folgorante esperienza lavorativa e quando lo faceva avveniva esclusivamente, per garbo, per assecondare la mia curiosità fanciullesca. C’era un pudore antico e raro, nelle sue parole e nei suoi gesti. Dopo la laurea in ingegneria meccanica, sposò nel 1956 la signora Giovanna Lo Manto e nel 1957 le sue doti non passarono inosservate, si trasferì a Milano dove fu chiamato a lavorare presso l’Alfa Romeo. Ad appena 30 anni, nel 1958 Enzo Ferrari lo volle nella scuderia a Maranello, dove contribuì al titolo mondiale vinto da John Michael Hawthorn. Dopo l’esperienza con il cavallino rampante, lavorò negli uffici di progettazione dell’”Abarth”, a Torino, per ulteriori 10 anni e in quelli dell’ “Alfa Romeo – settore corse – Autodelta Formula 1 “ a Milano, presso gli stabilimenti di Arese. Lascia la moglie e le figlie Anna Maria Marica, insegnanti, i generi gli ingegneri Desiderio Lanzalaco e Nello Sola, e i nipoti Vanessa e Andrea. I funerali verranno celebrati domani, giovedì 26 Novembre alle ore 15,30 presso la Parrocchia “Cristo Re”.
