Caltanissetta – Fronte compatto per aiutare comuni ed ex province. L’esortazione, rivolta all’Anci Sicilia, s’è levata da Csa-Cisal. «“Gli enti locali, in Sicilia, vivono enormi difficoltà… da un lato devono affrontare stringenti vincoli di bilancio con un personale ridotto all’osso e trasferimenti sempre più esigui, dall’altro devono fronteggiare le lamentele dei cittadini che chiedono servizi migliori», è la premessa di Giuseppe Badagliacca e Gianluca Cannella di Csa-Cisal.
Da qui l’invito a «fare fronte comune, nell’interesse della collettività, e voltare finalmente pagina, per questo abbiamo proposto un confronto con l’Anci Sicilia che sia l’inizio di un percorso partecipato sul presente e sul futuro degli enti locali» hanno aggiunto gli esponenti sindacali nella nota inviata all’associazione dei comuni siciliani.
«In quasi tutti i comuni – hanno aggiunto Badagliacca e Cannella – l’ottanta per cento dei dipendenti non è a tempo pieno e le pochissime assunzioni non riescono a colmare le gravissime carenze d’organico dovute ai massicci pensionamenti… a questo si aggiunga che un quarto dei comuni affronta difficoltà finanziarie che ingessano i bilanci impedendo assunzioni, stabilizzazioni, progressioni di carriera e passaggi a full-time».
Così, alla luce di questa analisi hanno proposto «un confronto con tutti gli attori istituzionali coinvolti affinché siano garantite le somme necessarie a erogare adeguati servizi ai siciliani», hanno concluso i due esponenti sindacali.