Caltanissetta – Partite le procedure per le immissioni in ruolo dei docenti in Sicilia. Dopo la pubblicazione dei contingenti, fino al 12 agosto sarà possibile effettuare la scelta della provincia e a breve scadenza, probabilmente il 16 agosto, la scelta delle sedi.
Ma per i sindacati, in particolare per Flc Cgil Sicilia, il sistema è complesso e farraginoso, «In Sicilia – hanno spiegato i segretari generale e regionale della stessa sigla sindacale, Adriano Rizza e Fabio Cirino – il contingente prevede solo 1.846 posti dei 45.124 previsti a livello nazionale su una disponibilità totale più ampia di circa 62.393 posti. La differenza tra contingente autorizzato, che è di 45.124, e posti vacanti disponibili, ossia 62.393, è dovuta alla scelta del ministro Valditara di attivare e autorizzare un secondo concorso Pnrr nel prossimo autunno, ancor prima di aspettare l’esito delle immissioni in ruolo di quest’anno».
Un passaggio, questo , che avrebbe generato incertezze. «Proprio i ritardi nei concorsi Pnrr e delle relative graduatorie – hanno spiegato in tal senso i vertici di Flc Cgil Sicilia – ha causato lo slittamento del termine ultimo utile per le operazioni di immissioni al 31 dicembre 2024 anziché del canonico 31 agosto… è un sistema complesso e farraginoso causato dalle tante e diverse procedure concorsuali attivate negli ultimi anni a distanza ravvicinata e anche in presenza di vincitori e idonei delle procedure precedenti».
In sostanza, un accavallarsi di canali , un sovrapporsi di procedure e graduatorie di anni diversi, secondo gli stessi Rizza e Cirino «con la presenza spesso delle stesse persone… determina una grande complessità nella gestione delle procedure da parte dell’amministrazione ed un’oggettiva difficoltà degli aspiranti nel comprendere fino in fondo le stesse operazioni che, purtroppo, a causa dei soliti ritardi ministeriali, cadono sempre nel mese più caldo a cavallo di ferragosto in sfregio al diritto alle ferie ed al riposo di tutti, aspiranti docenti, dirigenti e funzionari degli uffici scolastici regionali e provinciali e sindacalisti compresi».