Negli ultimi anni, si è assistito a una crescente diffusione del bushcraft, noto anche come survivalismo, un’attività che richiama l’antico legame dell’uomo con la natura. Il fenomeno, alimentato dalla crescente ricerca di autenticità e connessione con l’ambiente naturale, si è diffuso in particolare tra coloro che desiderano riscoprire abilità ancestrali e vivere esperienze immersive lontano dalla frenesia della vita moderna.
L’attrattiva del bushcraft risiede nella sua capacità di fornire non solo competenze pratiche ma anche un profondo senso di autonomia e resilienza, elementi che – in un’epoca dominata dalla tecnologia e dal comfort – risultano particolarmente affascinanti.
Cos’è in pratica il bushcraft
Il bushcraft è un insieme di tecniche e conoscenze che permettono di vivere e sopravvivere in ambienti naturali utilizzando risorse limitate, sfruttando le sole capacità manuali e creative dell’individuo.
La pratica si svolge prevalentemente in boschi, montagne e altre aree selvagge, dove l’interazione diretta con l’ambiente diventa essenziale. Tra le principali attività del bushcraft si annoverano la costruzione di ripari con materiali naturali reperiti sul posto, la ricerca e la purificazione di acqua potabile, il procacciarsi e prepararsi cibo selvatico, la fabbricazione di utensili e armi rudimentali. Ingegnandosi in queste attività, oltre a favorire una profonda connessione con la natura, è possibile sviluppare anche alcune competenze trasversali sempre più richieste dal mondo del lavoro, prima fra tutte il problem-solving.
Come prepararsi per il bushcraft
Per intraprendere l’attività di bushcraft è fondamentale dotarsi di un’attrezzatura adeguata che garantisca sicurezza ed efficacia nelle operazioni. Tra gli elementi essenziali vi sono un buon coltello, possibilmente con lama fissa, una sega pieghevole, un acciarino per l’accensione del fuoco, e un contenitore per l’acqua.
L’abbigliamento deve essere resistente e adatto alle condizioni climatiche, preferibilmente in tessuti naturali o tecnici traspiranti. Di particolare rilevanza poi è l’uso di attrezzature tattiche resistenti, come quelle di Beretta che, tra i vari accessori, includono organizer modulari e zaini robusti per ordinare in modo pratico tutti gli strumenti necessari.
Per essere pronti al bushcraft, si richiede una preparazione psicologica e fisica adeguata: è necessario sviluppare una buona resistenza, familiarizzarsi con le tecniche di base attraverso corsi specifici o libri specializzati e, soprattutto, adottare una mentalità flessibile, che possa aiutare nell’affrontare le sfide impreviste dell’ambiente naturale.
Quali sono i vantaggi del bushcraft
Praticare il bushcraft offre numerosi vantaggi che si riflettono sia sul piano fisico che su quello mentale. Dal punto di vista fisico, questa attività promuove uno stile di vita attivo e all’aria aperta, contribuendo a migliorare la forma fisica, la coordinazione e la resistenza. Inoltre, le attività di costruzione, raccolta e preparazione del cibo stimolano l’uso di diversi gruppi muscolari, favorendo un allenamento completo.
Sul piano mentale, il bushcraft rappresenta un potente strumento di riduzione dello stress: l’immersione nella natura e l’attenzione alle attività manuali permettono di staccare dalla routine quotidiana e di riscoprire un senso di pace ed equilibrio interiore.
La pratica outdoor, oltre al problem solving, sviluppa anche il pensiero creativo, in quanto richiede di trovare soluzioni pratiche a situazioni impreviste utilizzando risorse limitate. In definitiva, il bushcraft non solo insegna abilità utili, ma promuove anche un profondo senso di connessione con la natura e un miglioramento complessivo del benessere psicofisico.