Niscemi – Appalti truccati. Questo il leitmotiv dell’inchiesta al centro della richiesta di aprire un procedimento a carico di due sindaci di Niscemi, Massimiliano Conti attualmente e l’ex Francesco La Rosa.
Entrambi sono tirati in ballo per le ipotesi di per abuso d’ufficio e rifiuto di atti d’ufficio. Reati che – secondo i magistrati – sarebbero racchiusi nell’arco temporale che va dal 2014 e il 2016. In quegli anni – è l’accusa – sarebbero stati aumentati in maniera arbitraria i compensi in favore della società che ha in appalto il servizio rifiuti. Una rimodulazione che sarebbe stata attuata senza il parere della Srr.
Contestazioni, quelle mosse ai due sindaci,che sono state avanzate anche nei confronti di assossori, ex compresi, e funzionari del Comune di Niscemi.
Nel gran calderone dell’inchiesta sono finiti anche una quindicina d’imprenditori chiamati in causa per turbata libertà degli incanti.
La procura contesta loro l’esistenza di una sorta di tavolino perla spartizione dei lavori. Con la presentazione di offerte in teoria libere ma che- per i pm – sarebbero stati frutto di una spartizione. Un vero e proprio “cartello”, secondo l’accusa.
Al centro del dossier anche aspetti legati a sospetti favoritismi nei confronti di proprietari di abitazioni abusive. Accuse, in tal senso , sono state mosse nei confronti di assessori delle due giunte in questione.