Caltanissetta – Condanna per il rapinatore seriale “armato” di siringa. Ne è uscito con la colpevolezza, al termine dle prtocesso con rito abbreviato, ma con una pena nettamente inferiore alle richieste dell’accusa.
Sì, perché è di un anno e dieci mesi la condanna comminata al trentottenne nisseno Leonardo Vigneri -assistito dall’avvocato Giuseppe Dacquì – mentre per lui il pubblico ministero Dario Bonanno aveva chiesto due anni e otto mesi di carcere.
La difesa, dal canto proprio, ha sollecitato il minimo della pena e che i fatti fossero ritenuti di lieve entità.
Il trentottenne è stato accusato di una rapina – ma metà del magro bottino lo avrebbe poi pure restituito – e due tentativi andati a vuoto.
È di sabato sera – era il 19 febbraio scorso – che l’uomo ha preso di mira un giovane che stava prelevando soldi al bancomat e si sarebbe fatto consegnare 100 euro minacciandolo con quella siringa.
Poi, il giorno dopo, la domenica, avrebbe tentato altre due volte la stessa azione, sempre minacciando i malcapitati con una siringa sporca di sangue, ma in entrambi i casi è rimasto a mani vuote.
Da li a poco è stato intercettato e arrestato dalla polizia. E non ha nascosto le sue responsabilità spiegando che avrebbe agito in preda a una crisi di astinenza. Nell’immediato è andato prima in cella, poi gli sono stati concessi i domiciliari.