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Attaccanti, top e flop di inizio campionato

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Trovandoci a novembre inoltrato, possiamo considerare che sono trascorse ormai diverse giornate di campionato, sufficienti per iniziare a compilare un quadro generale non solo della classifica, ma anche del rendimento dei singoli giocatori. Tra questi, sono chiaramente gli attaccanti a suscitare maggiore attenzione. Non tutti riescono a rispettare le aspettative di inizio stagione, vedendosi scavalcare improvvisamente da potenziali outsider o da gregari che magari godevano di statistiche nettamente inferiori fino a qualche mese fa. La corsa al titolo di capocannoniere è ancora aperta. In molti inseguono ogni anno questo prestigioso riconoscimento individuale e non si può escludere che alla fine di questa stagione sia un nome nuovo a trionfare.

Al momento a guidare la classifica dei marcatori è il solito Ciro Immobile. Il bomber della Lazio ha vinto la Scarpa d’oro nel 2020 e ha rimpolpato la sua bacheca dopo meno di 12 mesi partecipando all’Europeo con la nazionale azzurra. Il numero 17 si trova a quota 10 goal, 3 dei quali conquistati dal dischetto. L’attaccante biancoceleste si sta guardando le spalle da Giovanni Simeone, il figlio del “Cholo”, che proprio nelle ultime giornate si è scatenato segnando ben 4 reti alla Lazio, prima di firmare una doppietta contro la Juventus e gonfiare la rete anche a Napoli. 9 le marcature per l’argentino, senza l’aiuto di rigori.

Sul podio è presente pure Dusan Vlahovic, che da un anno a questa parte sembra un giocatore completamente rinnovato. O forse solo parzialmente, dato che di prolungare il contratto con la Fiorentina non se ne parla. Ad ogni buon conto, le quote sul capocannoniere della Serie A tengono in considerazione anche il serbo, che ha siglato fin qui 8 gol lasciando sintonizzare su di lui i radar di mercato. A giugno il buon Dusan potrebbe vestire la maglia di un’altra big della Serie A.

Zapata, Dzeko e Joao Pedro si trovano a 7 goal a testa. Tra i top sorprendenti, comunque, bisogna registrare anche Mattia Destro, che sembrava essersi perso anni fa, quando faticò a brillare con le maglie di Roma e Milan e rinunciò al ruolo di riserva della Nazionale di Prandelli ai Mondiali del 2014. Bene anche Berardi, che da esterno è riuscito già a mettere a segno 5 reti, lo stesso numero di gol di Osimhen, che da centravanti si è comunque reso utile al Napoli anche quando rimasto a secco. Arnautovic ha tutte le carte in regola per esplodere a Bologna, ma una menzione di merito spetta anche a Lorenzo Pellegrini, che pur non essendo un attaccante puro vanta statistiche importanti e sta vivendo la sua migliore stagione da trequartista.

Tra i flop, non si può non segnalare Simy, che l’anno scorso aveva segnato ben 20 gol con la maglia del Crotone e sembra aver perso tutta la sua vena realizzativa una volta approdato a Salerno. Anche Moise Kean, tornato alla Juventus col compito di sostituire Cristiano Ronaldo, sta lasciando a desiderare. Qualche critica va mossa pure nei confronti di Fabio Quagliarella: lo stabiese è stato ammirevole nel vincere la classifica dei cannonieri nel 2019, a 36 anni, ma in questo campionato ha messo a segno solo un goal su rigore. Troppo, troppo poco per uno come lui.

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