Gela – Notte di fuoco nell’area sud della provincia nissena. Sì perché nell’arco di qualche ora sono stati due gli attentati incendiari messi a segno.
Uno a Gela, l’altro a Niscemi. E, in ordine di tempo, il primo dei due incendi si è registrato alla periferia della “città del golfo”.
Lì è andato in fiamma un capannone all’interno di un’azienda agricola. In zona sono intervenuti polizia e vigili del fuoco.
Quando le opere di spegnimento sono state completate, il bilancio dei danni era già pesante. Alcuni mezzi agricoli e non soltanto, infatti, sono stati fortemente danneggiati dalle fiamme.
Secondo gli investigatori le cause del vasto rogo potrebbero essere non frutto della casualità ma, piuttosto dolose. Anche in un orario un po’ insolito per attentati.
Altro incendio, invece, tra le vie dell’abitato di Niscemi. Questa volta nel cuore della notte quando è andata in fiamme un’auto.
Il mezzo ha subito danni, in qualche modo limitati dall’intervento dei vigili del fuoco. Anche in questo caso la matrice sarebbe dolosa.
Una teoria, questa, non solo suffragata dai rilievi ma che troverebbero anche una chiave di lettura nel passato più che burrascoso, con la giustizia, da parte del proprietario.