Caltanissetta – A fuoco l’auto di una delle amministratrici societarie della casa di riposo «Santa Chiara» travolta a dicembre da un’inchiesta. La stessa che ha fatto scattare nove provvedimenti cautelari, di cui sei in carcere e tre ai domiciliari per le ipotesi di maltrattamenti, sequestro di persona, abbandono di persone ed esercizio abusivo di pratiche sanitarie.
In fiamme, nella notte, la Fiat Cinquecento che si trovava parcheggiata sotto casa della cinquantenne attualmente sottoposta ancora detenzione. Lei che era a capo della «Agata srls» , società a cui era stata affidata la gestione della stessa casa di riposo Santa Chiara di Caltanissetta. Struttura in cui, secondo la tesi di carabinieri e magistrati, gli anziani ospiti sarebbero stati maltrattati.
Nella zona dell’incendio, durante la notte, sono intervenuti vigili del fuoco e polizia. Secondo le prime indicazioni emerse le fiamme sarebbero state di sospetta origine dolosa. Più elementi farebbero propendere gli investigatori verso questa ipotesi.
Sarà la polizia, adesso, a fare chiarezza su quello che sembrerebbe avere tutti i contorni di un attentato incendiario. Dovrà pure verificare un eventuale collegamento con la vicenda legata proprio alla gestione della presunta casa di riposo lager.
