Gela- Autolavaggi e violazioni ambientali al centro di una fitta rete di controlli da parte della guardia costiera di Gela. E, alla fine, sono scattate una sfilza di segnalazioni, sanzioni e prescrizioni. Una ventina di provvedimenti in totale.
Nucleo operativo di polizia ambientale della capitaneria di porto , composto da ispettori ed esperti altamente specializzati in tecniche di campionamento ambientale e con qualifica specifica in materia, sotto il coordinamento della procura, hanno eseguito un alto numero di controlli. Per un’operazione che è stata etichettata come «di grande incisività».
Attenzione punta, in particolare, sugli impianti di autolavaggio, che devono rispettare precise disposizioni normative e autorizzative in campo ambientale, con l’obiettivo di verificare «il possesso dei titoli abilitativi necessari e il rispetto delle norme di settore», è stato rimarcato.
Al termine dei controlli straordinari, otto sono state le informative di reato trasmesse alla procura, quattro le prescrizioni ambientali e otto le sanzioni amministrative elevate per le violazioni che sono state riscontrate.
Un’operazione, a carattere ispettivo e di controllo, che tuttavia ha sortito pure un effetto preventivo e di sensibilizzazione generale. Sì, perché subito dopo le anomalie riscontrate durante il servizio sono state subito sanate dai trasgressori che si sono adeguati alle normative in tema di tutela dell’ambiente.
«L’operazione – è stato sottolineato dai vertici della capitaneria di porto – s’inserisce nel più ampio quadro delle attività di controllo e tutela ambientale demandate alla guardia costiera, a testimonianza dell’impegno costante della capitaneria di porto di Gela nel garantire la legalità e la salvaguardia dell’ambiente a beneficio della collettività», è stato evidenziato