VILLALBA – E’ stata presentata al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e all’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea la domanda di registrazione per l’ottenimento del marchio comunitario “Lenticchia di Villalba”. Si tratta di un passo importante nel percorso di riconoscimento del marchio DOP per un prodotto che rappresenta un’eccellenza della produzione agricola villalbese. Se ne è discusso nel corso della riunione che si è svolta giovedì 30 gennaio 2025 a Villalba alla quale hanno preso parte il Sindaco Maria Paola Immordino, l’Assessore all’Agricoltura Silvana Calà, i tecnici Michele Spoto e Michelangelo Manetta, che hanno curato la pratica, il Presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Lenticchia di Villalba Giuseppe Iucolino e i soci che ne fanno parte. La Lenticchia di Villalba presenta sotto diversi aspetti legami e storicità con il territorio. Essa è frutto del connubio perdurato e continuato centinaia di anni tra le caratteristiche climatiche e lo sviluppo di una particolare tecnica di coltivazione. Introdotta sin dalla nascita del borgo agricolo diviene ben presto una coltura molto apprezzata tanto da attirare un enorme interesse agronomico. La Lenticchia di Villalba ha infatti rappresentato nel tempo anche un prodotto di élite nel panorama varietale e nei mercati nazionali ed esteri, acquisendone il nome geografico, legando geograficamente la qualità del prodotto al Comune di Villalba. “Ottenere il marchio comunitario significherebbe potenziare ulteriormente il mercato della Lenticchia di Villalba, ciò permetterebbe una maggiore tutela del prodotto e consentirebbe azioni di marketing più mirate ed incisive con ricadute positive sull’intero territorio” dichiarano il Sindaco Maria Paola Immordino e l’Assessore all’Agricoltura Silvana Calà. “Fortunatamente la domanda della nostra lenticchia è in continua crescita per cui è fondamentale salvaguardarla nei migliori modi possibili. Il marchio di qualità rappresenterebbe anche un valido mezzo di difesa del prodotto originale da altri di dubbia provenienza che spesso giungono sui mercati creando fenomeni di concorrenza sleale”.