Caltanissetta – Oltre trecento i lavorati in Sicilia beneficiari di servizi e benefit per i dipendenti e loro famiglie. Con particolare attenzione alla conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
«Il progetto, finanziato con circa un milione e centomila euro – è stato spiegato – si è proposto di migliorare la qualità della vita dei lavoratori e delle lavoratrici operanti in ambito sociosanitario e sociale, coinvolgendo undici sedi operative in sette regioni italiane, tra cui Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia.
In particolare , tra le principali azioni figurano i progetti di flessibilità oraria e organizzativa con turni personalizzati, turni familiari, esenzioni temporanee da avvicendamenti notturni e programmi di smart working e telelavoro. Altra misura è quella legata alla tutela le lavoratrici in allattamento.
«I risultati delle rilevazioni e dei focus group condotti con gli stessi dipendenti – ha spiegato don Ivo Pasa hanno evidenziato una riduzione dello stress lavorativo, un miglioramento della soddisfazione personale e un aumento della motivazione».
Dallo spaccato delle azioni è emerso che l’85 per cento del personale ha raccontato che le politiche adottate hanno reso più semplice la gestione dei tempi di lavoro, con effetti positivi anche sulla comunicazione interna e sulla collaborazione tra colleghi. Come dire che la percezione del clima aziendale è migliorata, con un incremento del senso di appartenenza e una riduzione di fenomeni di ansia e disagio.
Altro punto di forza del progetto è stato rappresentato dall’azione di reinserimento lavorativo dopo periodi di assenza con programmi di formazione e aggiornamento, affiancamenti al rientro e tutoraggi per il lavoro agile. Parallelamente è stato fornito anche supporto psicologico per fatti traumatici e padri lavoratori hanno fruito di sostegno per la paternità.
«I risultati ottenuti – hanno concluso i promotori del progetto – dimostrano che investire in politiche innovative per il benessere lavorativo genera effetti duraturi, migliorando sia le condizioni del personale sia la qualità dei servizi offerti ai cittadini».