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Beni in odor di mafia,  la Dia confisca patrimonio da sei milioni e mezzo e un quadro preziosissimo

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Caltanissetta – Confiscati beni in odor di mafia. È stato il tribunale di Caltanissetta ad emettere il provvedimento che è stato eseguito dalla Dia nissena.

La misura ha interessato un imprenditore con legami nel Gelese, ma che vive a Brescia, ed è ritenuto vicino ai , clan mafiosi gelesi. Attualmente è detenuto al carcere Marassi di Genova.

La misura patrimoniale ha interessato beni per un valore complessivo di sei milioni e mezzo di euro e distribuiti tra Caltanissetta, Brescia, Milano, Verona, Torino e Roma.

Più in dettaglio due ditte individuali, dieci società, una quota societaria del 60 per cento del capitale, un quadro di elevatissimo valore storico ed artistico risalente al diciassettesimo secolo, «Flora, Sileno e Zefiro», del maestro fiammingo Jacob Joardens, cinque fabbricati a Lonato del Garda,  quattro mezzi e trentadue tra rapporti assicurativi, ,postali e bancari.

Le indagini a carico dell’imprenditore sono state avviate nel 2018. Gli investigatori avrebbero appurato un rapido arricchimento dello stesso. Una escalation ritenuta più che sospetta. E, peraltro, eccessiva rispetto al potere reddituale dichiarato da lui.

Troppa la forbice per giustificare il possesso di tutto quel patrimonio mobiliare e immobiliare. Nell’arco di breve tempo, tra l’altro, era riuscito a creare al nord una rete di società attive in più settori commerciali e tutti, in qualche modo, avrebbero fatto capo a lui.

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