Caltanissetta – Sequestrati beni sospetti a un imprenditore ritenuto vicino a “cosa nostra”. Immobili per un valore di mezzo milione di euro. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Caltanissetta, su proposta del direttore della Dia.
Destinatario l’imprenditore Emanuele Mezzasalma e suoi familiari ai quali sono stati confiscati, non definitivamente , cinque immobili a Gela per un valore di 500 mila euro. In realtà era stato chiesto il sequestro di altri nove beni ancora appartenenti allo stesso impresario, non concessi dal tribunale.
Secondo la ricostruzione investigativa , vi sarebbe un profondo squilibrio tra la sua posizione reddituale e il patrimonio finanziario e immobiliare riconducibile a lui accumulato negli ultimi decenni.
Secondo dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia, l’imprenditore avrebbe messo a disposizione persone dal passato totalmente “pulito” e assolutamente estranei a contesti criminali. In questo modo avrebbe aiutato l’organizzazione – sempre secondo la tesi investigativa – a eludere le indagini delle forze di polizia.
E, sempre secondo questa teoria, «la vicenda giudiziaria che ha interessato l’imprenditore e le numerose frequentazioni con esponenti di spicco della criminalità organizzata gelese hanno richiamato, nel testo del provvedimento ablatorio emesso dal tribunale nisseno, le caratteristiche e gli schemi comportamentali propri dell’imprenditore risultato non solo connivente ma anche a disposizione di cosa nostra gelese».
