Caltanissetta – Botte da orbi tra detenuti che poi si scagliano contro gli agenti penitenziari. E uno di loro, alla fine, è rimasto ferito con una prognosi di trenta giorni. Momenti di follia vissuti all’interno dell’istituto penale per minorenni di Palermo
La bagarre è esplosa per la presenza in carcere di uno dei presunti responsabili dell’omicidio di un ragazzo in una discoteca del Palermitano durante una rissa, rinchiuso al minorile nonostante.
Concretamente si sarebbero venute a creare due fazioni contrapposte e in quattro se le sono date a più non posso. Un agente, nel tentativo di dividerli, ha rimediato un pugno in faccia finendo poi in ospedale con trenta giorni di prognosi.
Alcuni detenuti avrebbero anche tentato di sottrarre le chiavi ad un agente con la forza, colpendolo e strattonandolo. E con l’arrivo in istituto di comandante e direttore, sono stati fatti rientrare in cella.
«Si è consumato un gravissimo attacco allo Stato ed a chi lo rappresenta in carcere» è la denuncia del segretario generale del Sappe, Donato Capece. «Serve una totale inversione di rotta nella gestione delle carceri … siamo in balia di questi facinorosi – è andato avanti – e i detenuti rimangono impuniti rispetto alla loro condotta violenta e fanno quello che si sentono fare, senza temere alcuna conseguenza… Urgono contromisure per prevenire gli atti violenti ai danni dei poliziotti.
Poi l’appello «anche alle autorità politiche regionali e locali, perché in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che si sentono abbandonati dalle istituzioni».
