Caltanissetta – Al gip hanno confermato quell’inferno vissuto in casa per anni. L’ex moglie e i figli non hanno compiuto un solo passo indietro nell’incidente probatorio voluto dalla procura per fissare il quadro indiziario a carico del marito violento.
Un quarantaseienne nisseno – assistito dall’avvocato Ernesto Brivido – arrestato poco più di quattro mesi fa per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, entrambi i capi ritenuti aggravati.
La donna e uno dei figli – assistiti dall’avvocatessa Mariangela Randazzo – nell’incidente probatorio dinanzi il gip Graziella Luparello , hanno confermato ogni dettaglio delle contestazioni mosse a carico del familiare.
La donna – assistita insieme ai figli dall’avvocatessa Mariangela Randazzo – ha raccontato di pesantissimi insulti, di botte, umiliazioni e pure rapporti sessuali costretta a subire contro la sua volontà. Qualche volta anche dinanzi ai figli, ma sarebbe pure riuscita a sfuggire ad altri tentativi di abuso.
E poi le minacce di morte con frasi del tipo «ora ti ammazzo». Mosso da gelosia e sotto i fumi dell’alcol che gli avrebbero ancor più annebbiato le idee. Fino a renderlo manesco. Un padre e marito “padrone”. Che , in casa, avrebbe pure maltrattato i ragazzi. E anche uno dei figli, dinanzi al gip, ha ribadito quell’atmosfera da incubo che si sarebbe vissuta in famiglia a causa di lui e dei suoi atteggiamenti violenti. Questo, almeno, quanto mamma e figlio hanno ricostruito durante l’incidente probatorio.
I due si erano separati nell’estate di tre anni fa. Ma successivamente la donna lo aveva riaccolto in casa per via dei suoi problemi di salute. Ma ben presto sarebbe stato di nuovo l’inferno. Tutto sarebbe tornato come prima. Anche quando il tribunale per i minorenni ha emesso un provvedimento di allontanamento da casa, ma lui se ne sarebbe infischiato.
Anni di vessazioni, violenze e maltrattamenti, quelli che sarebbero stati confermati al giudice da mamma e figlio. Una situazione angosciante che sarebbe andata avanti per tantissimi anni, fino a poco prima che con la procedura del cosiddetto codice rosso scattasse l’arresto di lui.