Caltanissetta – La casa paterna, per lei, era diventata un inferno. Con continue angherie e violenze – così almeno lei ha denunciato – fino a decidere di dire basta.
Già, perché all’ennesima lite con i genitori e i fratelli, questi l’avrebbero cacciata di casa ma privandola della sua bambina.
Una neonata che i suoi familiari hanno tenuto con loro, costringendo la ragazza, una ventenne nissena, ad andare via senza la sua piccola.
Ma appena in strada ha chiamato la sala operativa della questura e in breve le pattuglie sono arrivate in zona. Ma nel momento in cui la figlia s’è presentata in casa dei genitori con gli agenti, la situazione si è fatta accesa. Perché i familiari della ragazza non avrebbero voluto consegnare la bambina.
Tant’è che i poliziotti avrebbero subito anche insulti e aggressioni. Ma alla fine hanno dovuto cedere consegnando la piccola di pochi mesi.
La ventenne ha poi spiegato agli investigatori di volersi allontanare dalla famiglia perché da qualche tempo – secondo la sua versione – subirebbe violenze fisiche e psicologiche
E non avrebbe mai denunciato nulla – ha poi aggiunto- per paura di ritorsioni. Peraltro, sempre secondo la sua tesi, le sarebbe stato anche impedito di cercarsi un lavoro perché donna.
I genitori e i fratelli della neo mamma sono stati denunciati per maltrattamenti in famiglia. Ma non è tutto. Perché a loro carico è arrivata pure la segnalazione alla procura per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
La mamma e la sua bambina, adesso, sono state affidate a una struttura protetta che accoglie donne in difficoltà perché vittime di violenza.