San Cataldo – Altra casa di riposo lager saltata fuori, Con anziani legati alle sedie a rotelle con nastro adesivo o cinghie. Con vessazioni e umiliazioni agli anziani.
Uno scenario scoperto dai carabinieri che, per la seconda volta in sei mesi, hanno smascherato una casa di riposo lager. È la nuova «Villa Serena» di San Cataldo. Sotto nuova gestione. La vecchia era già finita nel mirino dei carabinieri con un procedimento attualmente in corso.
Su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip, ora in tre sono stati arrestati dai carabinieri , l’amministratrice e due operatori. Uno è finito in carcere, gli altri due ai domiciliari.
In cella è finita la cinquantatreenne, d’origine romena, Maria Magdalena Milu – assistita dall’avvocato Maria Giambra – amministratrice della struttura, mentre due operatori, la cinquantaseienne Maria Luisa Dal Cin – assistita dagli avvocati Alfredo Danesi e Giuseppe Fussone – e il trentottenne Mohammad El Karami – assistito dall’avvocato Maria Francesca Assennato – sono andati agli arresti domiciliari.
A loro sono state contestate le ipotesi, a vario titolo, di maltrattamenti, di sequestri di persona nei confronti degli anziani ospiti e di esercizio abusivo della professione.
Parallelamente è stato disposto il sequestro della struttura che è stata affidata, per la gestione, a un amministratore giudiziario.
È attraverso intercettazioni che i carabinieri, sotto il coordinamento dal pool “violenza di genere e domestica” della procura , hanno squarciato i veli sulle condizioni in cui venivano tenuto gli anziani ospiti
All’operazione hanno preso parte anche i reparti dell’organizzazione speciale dei carabinieri , ossia il nucleo antisofisticazione e sanità e il nucleo carabinieri ispettorato del lavoro.
«Il comando provinciale carabinieri di Caltanissetta – è stato sottolineato dagli stessi vertici – continua il suo impegno nei controlli sulle particolari strutture, nell’ambito della costante azione di contrasto alla violenza di genere condotta dall’Arma, con particolare attenzione alla tutela delle persone più fragili, a salvaguardia della sicurezza e della dignità dei cittadini.