Caltanissetta – Scarcerate le gestrici di una sospetta casa di riposo lager e un operatore della stessa struttura. È stato il giudice Santi Bologna, accogliendo le istanze presentate dalla difesa, a disporne la liberazione.
Revocati i domiciliari per Agata Giovanna Salamone, alla guida della «Agata srls» che gestiva il centro anziani «Santa Chiara» di Caltanissetta, la sorella, Donatella Michela Salamone – assistite dall’avvocato Boris Pastorello – e l’operatore socio sanitario Gianluca Giuseppe Ciresi – assistito dall’avvocato Rosario– che hanno già scelto la via del patteggiamento.
Il giudice ha disposto nei confronti dei tre la revoca degli arresti domiciliari , disponendo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dalle dieci del mattino a mezzogiorno. Esattamente come chiesto dai difensori nell’udienza camerale del primo luglio scorso. E non per tutti il pubblico ministero aveva espresso parere favorevole.
Sono tirati in ballo, a vario titolo, per maltrattamenti, sequestro di persona, abbandono di persone ed esercizio abusivo di pratiche sanitarie.
Sotto il profilo processuale , altri tre imputati, ossia l’amministratrice della casa di riposo, Venera Alaimo, e gli operatori Pietro Castronovo e Gaetano Marrocco – assistiti dagli avvocati Antonio Impellizzeri, Umberto Ilardo Dino Milazzo, Martina Vurruso e Rossella Nicoletti – tutt’ora agli arresti domiciliari, hanno optato per altre scelte processuali: la Alaimo sarà giudicata in ordinario, mentre gli altri due con il rito abbreviato.
Ospiti della casa di riposo e loro familiari – assistiti dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Ramona Dacquì e Italo Attardo – hanno chiesto di potersi costituire parte civile. Ma il giudice, in tal senso, dovrà sciogliere la riserva.