Home Cronaca Casteltermini: “Suo figlio è positivo, non entri al supermercato”. Scoppia la polemica

Casteltermini: “Suo figlio è positivo, non entri al supermercato”. Scoppia la polemica

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CASTELTERMINI – Dopo che è divampata una polemica accesissima, è dovuto intervenire sui social il proprietario di un supermercato di Casteltermini per dare la sua versione dei fatti. Quali sono i fatti o meglio il fatto in questione? Il fatto si riferisce a una vicenda che ha lasciato degli strascichi via social, con commenti tra i più disparati e che sembra non attenuarsi. Un signore di una certa età, negativo al Covid-19 ma padre di un operatore sanitario sottoposto, invece, a quarantena perchè positivo asintomatico, è stato invitato a non mettere piedi nel locale commerciale ed a recarsi presso la propria abitazione in attesa che i beni di sua necessità gli fossero portati a casa. Sulla questione si è aperta una vera e propria diatriba. Il titolare del punto vendita, sempre via social, rivendica il suo diritto di salvaguardare l’attività gestita e la salute dei clienti. “ La nostra è stata semplice precauzione per la cittadinanza in quel momento presente al punto vendita, non è stata come da voi definita discriminazione anzi, proprio da me titolare del punto vendita in questione, è stato invitato a recarsi nella propria abitazione in attesa che i beni di sua necessità gli fossero portati a casa. Visto e considerato che non avevamo davanti a noi carte e documentazione che potevano smentire la positività o comunque l’attuale quarantena dell’uomo, abbiamo in via precauzionale scelto la strada meno dolorosa per tutti! Questo può essere un gesto criticato da molti, ma sarebbe stato criticato anche se in caso contrario avessimo fatto entrare il signore in questione, come proprio è accaduto in queste settimane avendo ricevuto critiche per aver effettuato la sanificazione, già da tempo programmata, ma da molti associata all’accaduto”. Fra i tanti commenti, pro e contro, dove comunque i cittadini di Casteltermini si sono sentiti offesi perchè presi per ignoranti, si legge quello di un signore che dice: “Un titolare di un’azienda e padre di famiglia cosa ha sbagliato, a salvaguardare i propri clienti e operai? E il nostro concittadino, sfortunatamente contagiato, ha sbagliato a prendere le difese di un padre che si è sentito allontanato e non oso immaginare l’umiliazione? Tutti e due non hanno esitato ad offenderci (magari in un momento di rabbia). Secondo me bastava che il titolare educatamente spiegasse al signore in questione che la gente ha paura e per tutelare il suo lavoro dovevano trovare un accordo, non è discriminazione bensì prevenzione, e non ci sarebbe stato tutto questo casino, non c’è bisogno di alcuna laurea per affrontare una discussione, bensì educazione e saper dire le cose in modo da non offendere, siamo tutti uguali, anche senza un pezzo di carta si può andare avanti e affrontare i problemi che la vita ci pone. Concludo dicendo di stare tutti uniti per il bene dei nostri familiari, parenti, vicini e non. Tutti e due avete torto e tutti e due avete ragione. Un abbraccio ad entrambi. Ho sentito offendere il nostro paese, vorrei un elenco di paesi, che soprattutto in questa situazione dove il pianeta intero sta lottando contro questa pandemia, sappia esattamente come comportarsi.”

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