Palermo – Uno corre a tutta velocità in casa per indossare il pigiama ma è tradito dall’evidente fiatone, l’altro prima li insulta e poi scappa. E alla fine sia loro che un terzo indagato, tutti già agli arresti domiciliari, sono stati denunciati dai carabinieri.
Tre modi differenti di cercare di camuffare le evasioni da casa, ma alla fine sono stati tutti e tre smascherati e denunciati. Tre distinti episodi ma uno stesso epilogo per tutti.
Il primo a finire nei guai, ancor più di quanto già lo fosse, è stato un cinquantacinquenne palermitano che, alla vista di una pattuglia di militari, ha tentato di nascondere il volto. Poi, a piedi, è fuggito verso casa correndo a più non posso. Da li a poco la pattuglia lo ha raggiunto nella sua abitazione. Il fuggitivo, cercando di camuffare la situazione, aveva pure indossato il pigiama. Ma a tradirlo è stato il respiro affannoso a causa della corsa.
Altra situazione simile ha interessato un ventinovenne, pure lui già sottoposto agli arresti domiciliari , riconosciuto dai carabinieri mentre illegalmente se ne stava in strada. Così prima ha inveito contro loro insultandoli davanti ad altri presenti poi, d’improvviso, è scappato verso casa. Tentativo, anche in questo caso inutile.
Ultimo della serie è un ventottenne tradito dal suo atteggiamento. Sì perché mentre camminava in strada, nel momento in cui s’è accorto della presenza di una pattuglia ha accelerato il passo e poi s’è coperto il volto con il cappuccio della felpa. Atteggiamento che ha indotto i militari a bloccarlo e a verificare, così, che pure lui si trovava già sottoposto ai domiciliari.
E, in attesa di quelle che saranno le decisioni che verranno assunte dal tribunale di sorveglianza, il gip ha convalidato i tre arresti disponendo di nuovo la detenzione domiciliare.
