San Cataldo – La gestione commissariale del Comune di San Cataldo andrà avanti per altri sei mesi. Così su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Così fino al gennaio del prossimo anno si proseguirà sula stessa via. Quella che ha tratto linfa dallo scioglimento dell’amministrazione comunale di San Cataldo per il pericolo d’infiltrazioni mafiose. Così ha disposto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Era il marzo dello scorso anno.
Provvedimento scattato sulla base di una ispezione interforze al Comune di San Cataldo sotto il coordinamento della prefettura. Così carabinieri, finanza, polizia – e dia a supervisionare – per mesi hanno passato ai raggi X una montagna d’incartamenti. Monitorando tutta l’attività svolta dall’amministrazione nei precedenti cinque anni.
Poi,dopo lo scioglimento dell’amministrazione per il rischio di condizionamenti da parte di Cosa nostra, il ministero dell’Interno ha anche dato vita a un procedimento, dinanzi il tribunale nisseno, per ottenere l’incandidabilità per un turno elettorale della giunta in carica al momento dello scioglimento, a cominciare dall’allora sindaco Giampiero Modaffari e quattro assessori.
Ma lo stesso tribunale, nel gennaio scorso, avrebbe poi accertato che «gli addebiti mossi agli amministratori della cosa pubblica interessati dal provvedimento di scioglimento per cui è causa sono inidonei a delineare, sulla base di una logica ricostruzione, il quadro complessivo di un condizionamento mafioso».
E in altro passaggio delle motivazioni lo stesso Collegio giudicante ha poi aggiunto che la proposta ministeriale «non consente di denotare in capo all’amministrazione comunale alcun collegamento neppure indiretto ovvero alcun condizionamento da parte della criminalità organizzata».
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