Sutera – C’è sempre il rischio nelle rievocazioni cittadine che ricordano i personaggi illustri, che si faccia una commemorazione retorica degli stessi, un dire sempre le stesse cose, un ripetersi stanco e prevedibile dei discorsi e delle ritualità scontate, inopportune, risibili e inefficaci. Vale per tutte le commemorazioni delle vittime della mafia e degli eroi della legalità che hanno lottato contro la criminalità. Così non è stato giovedì mattina 14 novembre 2024, in occasione dell’anniversario del tragico delitto del poliziotto Calogero Zucchetto, detto “Lillo”. Non lo è stato per tutte le autorità civili, militari e religiose presenti, con il partecipato ritrovarsi dei comandanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, di altre Istituzioni militari e del parroco di Sutera, prima in Chiesa, dove è stata celebrata una messa, e dopo in piazza “Calogero Zucchetto” per la deposizione di una corona di fiori da parte delle autorità intervenute.
Non lo è stato per la sindaca di Sutera Giuseppina Catania che ha ricordato la figura umana di Lillo, degno figlio della comunità suterese, “uno di noi” si direbbe oggi, l’esempio di un giovane concittadino che amava la vita e che si era impegnato per testimoniare i valori civili di una terra all’interno dell’isola, la libertà e la generosità, la solarità e la pro socialità. Non lo è stato per il questore di Caltanissetta dott.ssa Pinuccia Albertina Agnello che ha ricordato se stessa da giovane laureanda che nella città di Palermo assisteva e viveva, con l’intera cittadinanza, alla tragica scomparsa di un giovane poliziotto che per tutti era “Lillo”, non l’eroe santificato dalla memorialistica bensì un uomo, un cittadino che come tutti gli altri affrontava il proprio lavoro con un spiccato senso della responsabilità, quale servitore leale e onesto dello Stato, ucciso barbaramente dalla mafia per la difesa dei valori della convivenza civile e della democrazia e, per tale motivo, l’annuncio ufficiale dato dal Questore della prossima visita a Sutera del Capo della Polizia di Stato che riceverà la cittadinanza onoraria, in memoria di
Calogero Zucchetto, dall’amministrazione comunale di Sutera. Non lo è stato per i tanti cittadini di Sutera e per gli alunni presenti della primaria e secondaria di primo grado del plesso “Sen. Giuseppe Mormino” dell’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci”, accompagnati dai loro insegnanti e dalla dirigente scolastica prof.ssa Alessandra Camerota. Alunni che hanno letto alcune riflessioni e una poesia dedicata al loro onorato compaesano, testimonianza avvertita di una
educazione alla legalità e alla democrazia, quale fatto concreto di un’autentica eredità e trasmissione culturale di principi e di valori edificanti. Non lo è stato per Santina Zucchetto, la gentile sorella di Lillo, sempre presente a tutte le manifestazioni che ricordano il valore morale e umano del fratello, il suo esempio per i giovani alunni presenti che Santina ha ringraziato per il loro impegno profuso in ricordo del poliziotto suterese. Infine, da citare la presenza del regista Pasquale Scimeca e del giovane attore Omar Noto, reduci dalla fatica del film “Il giudice e il boss”, recentemente uscito nelle sale cinematografiche. Una presenza qualificante di un’artista engagé sul fronte dell’impegno sociale e contro le mafie, con un suo cinema di sapore realistico di denuncia e di impegno civile. Anche il regista Scimeca presente alla manifestazione, per rendere omaggio ai quei siciliani onesti e coraggiosi che hanno fatto grande la Sicilia. Una Sicilia diversa, una Sicilia che ama la vita e che lotta contro la mentalità di morte di tutte le mafie.