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Contrasto al caporalato, scattano controlli serrati

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"Indian women are walking through a tea plantation in Darjeeling, West Bengal. India is one of the largest tea producers in the world, though over 70% of the tea is consumed within India itself."

Caltanissetta – Sotto i riflettori il fenomeno del caporalato nella provincia nissena, alla luce del recente omicidio di un immigrato pakistano, Adnan Siddiqu. Ucciso, secondo i carabinieri, per avere presentato denunce al riguardo nei confronti di alcuni suoi connazionali che avrebbero sfruttato immigrati.

Questo uno dei temi che è stato al centro di un vertice in prefettura a Caltanissetta. E lo stesso rappresentante di governo, Cosima Di Stani, ha evidenziato i contenuti del piano triennale 2020–2022 di recente approvato al  ministero del Lavoro, per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.

Alla fine «è stato concordato – è stato spiegato – nel mettere a fattor comune gli sforzi al fine di individuare le migliori strategie di contrasto al fenomeno, passando dalla promozione e la diffusione della cultura della legalità alle attività di controllo attraverso l’istituzione di un’apposita task force, a composizione mista, da inviarsi nelle aziende agricole».

Lo stesso prefetto, in tema di contrasto dello sfruttamento dei lavoratori, ha evidenziato come sia essenziale una collaborazione di tutte le istituzioni e delle associazioni di categoria e sindacati, ha sottolineato che l’esigenza di  valorizzazione della filiera agroalimentare del territorio nisseno.

E in tal senso – ha chiarito il prefetto Di Stani – saranno intensificati i controlli lungo le principali strade e nelle aziende agricole del Nisseno.

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