Caltanissetta – Nel mirino del Nas una struttura che accoglie disabile. È finita al centro di controlli che, a macchia di leopardo, hanno interessato più centri dell’isola. In particolare si tratta di un centro socio-assistenziale per disabili psichici. Lì sono state riscontrate irregolarità da parte dei militari. Più in dettaglio durante le verifiche sarebbero state riscontrate forti carenze di tipo igienico sanitarie nei locali che accolgono la cucina. A carico dei responsabili è scattata una sanzione amministrativa per le irregolarità nella catena per la manipolazione, preparazione e trasformazione di alimenti. Altri controlli, pure in questi casi con sanzioni a carico di chi gestiva, sono stati effettuati in un noto bar-caffè della provincia aretusea, dove è stato trovato un laboratorio di pasticceria senza alcuna registrazione sanitaria dell’Asp. Situazione fotocopia nella provincia ragusana, dove in un ristorante-pizzeria è emerso che la preparazione e somministrazione di alimenti e bevande avveniva, pure in questo caso, senza registrazione sanitaria. Inoltre sono state diverse le contestazioni per l’inosservanza delle misure di contenimento covid, perché alcuni clienti presenti nel locale erano sprovvisti di green pass nel periodo in cui era ancora previsto l’obbligo. In un’azienda agricola di Santa Croce Camerina è stato disposto il sequestro dell’allevamento perché ovicaprini erano privi di codice aziendale e, di conseguenza, sprovvisti delle marche auricolari indispensabili per la corretta identificazione degli animali per la tracciabilità alimentare. In una casa di riposo nel Modicano sono stai trovati e sequestrati un’ottantina di confezioni di specialità medicinali scadute e destinate alla somministrazione agli anziani ospiti. Il titolare è stato segnalato alla procura. A Palazzolo Acreide due punti di accesso per la somministrazione dei test rapidi antigenici non aderivano ai protocolli di controllo di qualità e accuratezza e per le stesse strutture sono state sospese dalla somministrazione di test antigenici Sars-Cov2, da parte dell’assessorato regionale alla Salute. Nel ragusano sono state eseguite cinque ordinanze interdittive e un sequestro di beni, nei confronti di un medico e quattro imprenditori del settore sanitario. Sono accusati, a vario titolo, di corruzione, truffa, falso e altro ancora. Nel registro degli indagati anche un infermiere in servizio all’Asp di Ragusa e una dipendente di una delle aziende coinvolte. Disposto pure un sequestro preventivo di circa quarantaduemila euro.
Globalmente in questi primi mesi dell’anno sono state effettuate 133 ispezioni con 14 violazioni penali, 70 illeciti amministrativi, 10 segnalati alla procura, 41 alle autorità sanitarie ed amministrative, disposta la chiusura di 8 strutture – di cui 4 sanitarie e 3 ristorative – per un valore complessivo di un milione e seicentomila euro ed elevate sanzioni amministrative per un totale di oltre centonovemila euro.