Caltanissetta – Pubblicato dalla Croce rossa italiana di Caltanissetta l’avviso per la creazione di una long list di strutture ricettive. Possono essere contattate dal pronto intervento sociale del distretto socio sanitario «D8» – i comuni di Caltanissetta, Delia, Resuttano, Sommatino, Riesi e Santa Caterina Villarmosa – in caso emergenze abitative legate a interventi urgenti per situazioni non prevedibili o di protezione civile.
Le strutture ricettive possono offrire la propria disponibilità ad accogliere, in caso di necessità, singoli o nuclei familiari in situazione di emergenza abitativa compilando l’avviso scaricabile dal sito www.cri.caltanissetta.it sezione bandi, gare e contratti. Chiaramente dovranno essere in regola con la normativa in tema di accoglienza e servizi ricettivi.
«L’esigenza di creare una long list di strutture ricettive disponibili ad accogliere temporaneamente nuclei familiari in difficoltà – è stato sottolineato dalla presidente Sonia Bognanni – nasce dall’impiego di questo strumento in caso di emergenze sociali e di protezione civile a cui fa capo il pronto intervento sociale, uno dei servizi del distretto socio sanitario D8 di cui il comune di Caltanissetta è capofila ed è affidato alla Croce Rossa Italiana di Caltanissetta».
È stato poi spiegato che «il pronto intervento sociale è quello strumento che permette di avere sul distretto, al pari di altri di emergenza, un servizio professionale di assistenti sociali ed operatori di Croce rossa attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette con una centrale unica risposta al 1520 a livello nazionale che smista le chiamate di emergenza sul numero locale al quale risponde sempre un operatore che attiva, dopo una verifica telefonica, i servizi necessari. Spesso il servizio viene attivato su segnalazione delle forze di polizia, da organi dello Stato come vigili del fuoco o protezione civile o da semplici cittadini».
E, guardando all’emergenza del momento , «in questo periodo il pronto intervento sociale sta effettuando le verifiche previste in loco per la concessione di quantità minime di acqua consegnate dalle organizzazioni di protezione civile locali alle famiglie con disabili o con gravi carenze idriche che non possono essere soddisfatte autonomamente».