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Csa-Cisal: «Nel 2024 stabilizzati oltre 1.200 dipendenti part-time nei Comuni siciliani, adesso si pensi all’aumento delle ore»

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Caltanissetta – Tantissimi comuni siciliani in difficoltà finanziarie, nell’anno appena finito, sono riusciti a stabilizzare i propri dipendenti part-time che erano a tempo determinato. In particolare qualcosa come 1.200 lavoratori, appartenenti a enti locali di tutta l’isola che hanno completato le procedure entro il termine di fine anno previsto dalla legge.

«Ma – hanno rimarcato Giuseppe Badagliacca e Gianluca Cannella del sindacato Csa-Cisal – chiediamo alla Regione di convocare un tavolo per trovare le risorse che consentano di portare questi dipendenti a tempo pieno».

Gli stessi Badagliacca e Cannella hanno aggiunto che «la proroga accordata nel 2023 era solo di un anno … La nostra organizzazione sindacale, tramite i suoi dirigenti sul territorio, è stata accanto a decine di comuni che in questi mesi hanno completato le procedure… si chiude così una lunga fase di precariato in Sicilia che, negli anni, ha riguardato più di 22 mila dipendenti».
Ma, hanno osservato gli stessi sindacalisti  ,  «questi lavoratori, seppur stabilizzati, rimarranno part-time con una prospettiva pensionistica al di sotto dell’assegno sociale, pur ricoprendo nei comuni incarichi di primaria importanza come ad esempio responsabili di anagrafe e  stato civile, degli uffici tecnici e dei tributi, nelle polizie municipali e i comuni, specie quelli più piccoli, da soli non hanno le risorse per portarli a tempo pieno. Ecco perché – hanno aggiunto – l’obiettivo adesso è l’aumento delle ore sino al full-time per implementare i servizi ai cittadini, per questo chiediamo alla Regione la convocazione di un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti», hanno concluso Badagliacca e Cannella.

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