San Cataldo – Sì all’estumulazione della salma di un giovane medico di San Cataldo rimasto ucciso in discoteca a Palermo nel febbraio di cinque anni fa. Sarà sottoposto a autopsia virtuale.
È la svolta in una delle indagini che hanno preso corpo dall’uccisione del venticinquenne Aldo Naro, assassinato all’interno della discoteca «Goa» di Palermo la notte di San Valentino di cinqueo anni fa.
Il gip di Palermo, Filippo Serio, tra le pieghe dell’incidente probatorio nell’inchiesta a carico di tre sospettati di omicidio, passaggio chiesto dalla procura, ha incaricato tre esperti.
Sono il medico legale Pietrantonio Ricci e gli ordinari di radiologia, Domenico Laganà e di neuroradiologia, Umberto Sabatini, tutti docenti all’università di Catanzaro.
Gli stessi che proprio all’Università di Catanzaro, secde di medicina legale, a fine agosto, eseguiranno l’autopsia con metodologia virtopsy, con esame “tc” total body della salma.
Anche la famiglia Naro (assistita dagli avvocati Antonino e Salvatore Falzone) ha nominato propri consulenti, ossia il medico legale Giuseppe Ragazzi,il neurochirurgo Salvatore Cicero e dal neurologo Giuseppe Pero.
Tre i nomi degli indagati al centro di questo nuovo fascicolo, sono quelli di PietroCovello, Francesco Troia e Gabriele Citarella. Il buttafuori abusivo gli altri due vigilantes.
A loro carico la procura del capoluogo isolano, sull’onda di atti presentati dai familiari della vittima e che hanno dato l’input all’apertura di questa indagine, ha contestato la pesantissima ipotesi di omicidio volontario.