Mussomeli – Prete alla casa di riposo “Padre Cala”, 52 anni acquavivese e cappellano del nosocomio mussomelese. Don Liborio Franzù ha contratto il coronavirus. Il religioso come riporta il quotidiano “La Sicilia”, ha raccontato: «Ieri mattina ho saputo di essere positivo. Vuol dire che partecipiamo anche noi alla sorte di tutti gli altri fratelli colpiti, come ha fatto nostro Signore. Il tampone avrei dovuto eseguirlo a casa mia, a domicilio, dove mi trovo da giorni in isolamento dal 21 dicembre scorso, ma visto che c’erano difficoltà sono andato io. L’ho eseguito lunedì e ieri mi hanno comunicato il risultato», ha detto don Franzù. «Sto bene, non avverto sintomi, ho pregato e ho fatto un giro di telefonate di tutti i colleghi dell’ospedale per fare sentire loro mia vicinanza – dice ancora il cappellano – Un prete deve fare anche questo. Li ho trovati in gran parte tranquilli, anche se questa situazione generale sta scombussolando tutti quanti. Tuttavia, in fin dei conti, gran parte di noi che siamo stati contagiati non avvertiamo sintomi o si tratta di sintomi leggeri, ma certo il discorso è ben diverso per coloro che hanno già delle patologie pregresse. Il fatto poi che si assiste a un martellamento continuo da parte dei media, crea ansia e paura. Adesso però siamo qua, teniamo la paura sotto controllo e aspettiamo che anche questa passi». «Come cappellano ospedaliero auguro a tutti un anno pieno di gioia, un anno bellissimo di condivisione e solidarietà fraterna e che questa situazione porti a tutti noi un po’ di insegnamento», ha concluso don Franzù.
