Caltanissetta – Era la “Cenerentola” di casa. Lei, diversamente abile, picchiata, presa a colpi di bastone, umiliata e minacciata di morte. Praticamente schiavizzata. E l’aspetto più amaro di questa dolorosa vicenda è che gli “oppressori” sarebbero stati coloro che, piuttosto, avrebbero dovuto proteggerla. I suoi familiari più stretti: padre, madre e fratello perfettamente calati nei panni di aguzzini.
Un inferno vissuto in casa da una giovane donna affetta da disabilità e che adesso, con la fine di questo incubo, è stata affidata alle cure di una casa protetta.
Mentre il padre sessantenne, la madre sessantaquattrenne e il fratello trentunenne sono stati arrestati dai carabinieri di Partinico.
Maltrattamenti aggravati in concorso l’ipotesi accusatoria al centro dell’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico dai tre dal giudice per le indagini preliminari di Palermo.
È da una segnalazione giunta dagli assistenti sociali che, nel settembre scorso, è partita l’indagine dei militari. Che, alla fine, hanno ricostruito uno scenario familiare a dir poco drammatico.
Sì, perché nel segreto della loro casa, la donna sarebbe stata costretta ogni giorno a occuparsi delle faccende di casa, tra mille , gravissime mortificazioni, umiliazioni, denigrazioni e intimidazioni, con tanto di minacce di morte da parte dei genitori e del fratello.
Ma non è tutto. Sì perché le sofferenze della malcapitata sarebbero state sia psicologiche che fisiche, perché l’avrebbero pure malmenata a colpi di bastone.
E adesso padre, madre e fratello, come disposto dal giudice per le indagini preliminari, sono stati rinchiusi in carcere.