Home Cronaca Dopo Marianopoli, “Santa Lucia vista dagli occhi di Caravaggio” sbarca a Caltanissetta

Dopo Marianopoli, “Santa Lucia vista dagli occhi di Caravaggio” sbarca a Caltanissetta

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Marianopoli – Si è tenuto martedì 19 novembre, presso la Sala degli affreschi Gino Morici di Sicilbanca a Caltanissetta, il convegno “Santa Lucia vista dagli occhi di Caravaggio”. Una seconda edizione dell’iniziativa che ha debuttato a Marianopoli, lo scorso mese di ottobre, in occasione dell’arrivo delle reliquie di Santa lucia nell’antica Mitistrato. L’evento, nato da un’iniziativa dell’architetto mussomelese Giuseppe Maria Spera, docente di Storia dell’Arte negli istituti di Vallelunga e Marianopoli, è stato patrocinato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Caltanissetta e da Sicilbanca di Caltanissetta. Dopo l’apertura dei lavori del presidente dell’Ordine, Piero Campa, sono intervenuti, nell’ordine, l’architetto Spera, don Bernardo Briganti, sacerdote presso la chiesa Madre di Marianopoli e la professoressa Maria Antonietta Vullo, docente di lettere, che ha anche moderato l’incontro. Un percorso di riflessione, alla presenza, fra gli altri, del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Vallelunga-Marianopoli, Salvatore Parenti, a partire dalla figura della santa martire, morta il 13 dicembre del 304, che è approdato al genio indiscusso della pittura di tutti i tempi, quel Michelangelo Merisi ai più noto come Caravaggio. Il martirio di Santa Lucia, consumatosi al tempo dell’imperatore Diocleziano, è stato scandagliato da più punti di vista, da quello della fede, a quello della rappresentazione artistica e, infine, a quello letterario, analizzato dalla prof.ssa Vullo, sulla base della fede di Dante Alighieri per la santa di Siracusa. Della Chiesa e dei fedeli alla santa della Luce ha parlato don Briganti, mentre “ha incantato il pubblico”, riferisce la prof.ssa Vullo, “il prof. Spera, con una straordinaria esposizione sul famoso dipinto che oggi, si trova all’interno della chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, la chiesa extra moenia a Siracusa dove dal 2020 è stato trasferito il quadro dopo aver dimorato a lungo nell’altra chiesa dedicata alla santa, quella alla Badìa in piazza Duomo. La luce della santa protettrice della vista incontra la luce del pittore dannato, lungo un percorso, intriso di secoli di tenebre, peccato e redenzione.

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