Caltanissetta – Processo per nove dei coinvolti in un blitz su armi, droga, furti e ricettazione scattato a più riprese. È legato all’indagine di polizia ribattezzata «H24 store», che nel dovuto passaggio ha coinvolto qualcosa come diciotto indagati.
Un primo troncone, con cinque arresti eseguiti dalla squadra mobile di Caltanissetta e della squadra mobile di Brescia , è scattato nel novembre dello scorso anno con tre indagati finiti in carcere e altri tre ai domiciliari. E poi altri diciotto rimasero sempre in libertà e per i quali la procura di Gela aveva però chiesto misure cautelari.
La seconda tranche dell’inchiesta, sempre della polizia, risale al 12 febbraio scorso con tredici misure cautelari per droga, furti e ricettazione.
Per nove di loro è stato chiesto il giudizio immediato. Formula processuale per Carmelo Ascia, Massimo Curvà, ritenuto esperto armaiolo , Giuseppe Di Noto indicato un po’ come il “faro” del giro di droga – erano stati arrestati nella prima tranche del novembre dello scorso anno – Tiziano Iraci, Nicolò Morello, Arnaldo Peritore, Rocco Azzolina, Gaetano Incorvaia e Diego Rinella.
Sono tirati in ballo, a vario titolo, per droga, armi, furti e ricettazione. Durante le indagini le intercettazioni avrebbero permesso di filmare qualcosa come 770 episodi di smercio e anche più, cocaina in particolare. Movimentazione che, secondo le risultanze investigative, sarebbe racchiusa nell’arco temporale che va da giugno 2022 al gennaio dell’anno successivo. “Roba” spesso venduto sotto casa dello stesso spintore. Lo stesso che sarebbe stato disponibile, per chi era disposto a sborsare fino a 500 euro, a consegnare la “neve” a domicilio.
Nel gran calderone , oltre che la disponibilità di armi, anche furti. Come quello di un furgone, un Fiat Ducato del comune di Gela o di una partita di detersivi per oltre tremila e cinquecento euro presa dal deposito di un commerciante gelese e poi rivenduto a un altro esercente, consapevole della provenienza furtiva della merce.