Gela – Quatto anni per avere incendiato un bar. È la pena che è stata inflitta a un giovane ritenuto l’autore di un attentato messo a segno nell’ottobre di due anni fa.
È il ventiquattrenne gelese Vittorio Comes giudicato con il rito abbreviato per danneggiamento aggravato, riferito proprio all’incendio.
Nei suoi confronti si sono costituiti in giudizio i proprietari del bar andato a fuoco e l’amministrazione comunale.
Il giovane è ritenuto il piromane che ha distrutto un locale di viale Mediterraneo, a pochi passi dal palazzo municipale di Gela.
A inchiodare il ragazzo sarebbero state le immagini registrate da impianti di videosorveglianza della zona che avrebbero ripreso tutto.
Già dal momento del suo arrivo sul luogo dell’attentato. È stato filmato al volante della sua utilitaria mentre passava più volte di lì.
E poi ogni fase della sua azione è immortalata in quei fotogrammi che sono stati uno dei punti di forze dell’ordinanza di custodia cautelare scattata a suo carico un mese dopo l’incendio.
Dal momento del suo ingresso nel locale, quando avrebbe cosparso l’interno di benzina e poi con una sorta di tunica ricavata con dei sacchi avrebbe appiccato le fiamme. E qualcosa è stata poi trovata in casa sua dai carabinieri. Ora per quel suo gesto è arrivata la condanna a quattro anni di carcere.
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