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Estorsione sotto l’ala della mafia, preso dai carabinieri il latitante riesino ricercato dopo la condanna definitiva

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Riesi – È durata un solo giorno la latitanza del riesino sfuggito alla cattura dopo la condanna definitiva per pizzo sotto l’ala di cosa nostra, che ha colpito il clan Cammarata.

Il sessantenne Giuseppe Montedoro è stato rintracciato dai carabinieri in Lombardia. In particolare a Paderno Dugnano , nel Milanese. È stato scovato all’interno di un residence.

Su lui pende una condanna a 6 anni e  8 mesi di carcere per estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso. Stessa identica pena comminata ai figli del boss Francesco Cammarata – che di anni ne ha rimediato dodici –  Teresa e Giuseppe sempre con sei anni e otto mesi ciascuno. Definitiva pure la pena al quarantatreenne Orazio Migliore con otto anni di reclusione. Nella stessa operazione è rimasta coinvolta anche la moglie del boss, la sessantatreenne Maria Sciacchitano, che in appello aveva già concordato la pena a cinque anni e quattro mesi e, chiaramente, non s’è sottoposta al passaggio in Cassazione. Tutti arrestati dai militari nel dicembre di sei anni fa.

Tutti coinvolti – un settimo estorsore era stato arrestato qualche mese prima, nell’estate del 2018 – in un’inchiesta incentrata su richieste estorsive girate a un imprenditore riesino che poi ha deciso di non costituirsi parte civile nel processo che ne è derivato.

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