Caltanissetta – Niente sconti, né ribaltamenti nell’ultimo passaggio in aula per due presunti estorsori. Così la sentenza a loro carico, adesso, è divenuta definitiva. È stata la Cassazione a mettere in ghiaccio il verdetto che diviene definitivo per Gioacchino Lignano e Vincenzo Di Giacomo.
Al primo sono stati confermati i cinque anni di carcere che gli sono stati inflitti in appello, mentre per il secondo restano fermi i quattro mesi, in continuazione con un’altra sentenza, che gli sono stati comminati nel secondo grado del giudizio. Questo, nel concreto, il quadro uscito dopo il rigetto dei due ricorsi da parte della Suprema Corte, così come chiesto dalla procura generale che ha insistito per le affermazioni di responsabilità.
Entrambi sono stati tirati in ballo per episodi estorsivi, sotto l’ala della stidda , ai danni di esercenti gelesi, uno dei quali si è poi costituito parte civile nel procedimento che ne è derivato.
I due imputati sono usciti con l’affermazione di responsabilità in entrambi i precedenti gradi di giudizio. La tesi accusatoria ha retto al vaglio dei giudici, mentre secondo la tesi difensiva non si sarebbero profilate vere e proprie richieste di pizzo.