Caltanissetta – Nuovo processo, il quarto fin qui, per un finanziere finito nella bufera per questioni fiscali e tributarie. Non direttamente personali ma di una società sportiva di cui lui avrebbe fatto parte con funzioni dirigenziali.
Nei precedenti processi il militare è stato ritenuto responsabile e condannato a tre anni, oltre a ripercussioni anche sul piano professionale.
Adesso è stata la Cassazione a respingere il ricorso, seppur la sentenza di appello sia stata annullata ma soltanto in relazione all’entità della pena che dovrà essere rideterminata in un nuovo passaggio in aula. E sarà il quarto con questo appello “bis” da celebrare.
I fatti in questione sono legati a sponsorizzazioni sportive. Il finanziere avrebbe fatto parte delle dirigenza di una squadra di volley di Gela.
E, secondo la tesi degli inquirenti, quella società sportiva avrebbe consentito a diversi imprenditori di fatturare sponsorizzazioni sportive che, in realtà, sarebbe state soltanto fantasma.
Le somme, in realtà – è la ricostruzione dei magistrati – non sarebbero mai finite nelle casse della società sportiva.
E, perdipiù, con questo presunto stratagemma le imprese sponsorizzatrici – ma per l’accusa solo sulla carta – avrebbero così scaricato spese detratte da quanto dichiarato al fisco. Questo meccanismo – è sempre la tesi che ha sostenuto l’accusa – sarebbe stato noto al finanziere che, così avrebbe finito per avallare il sistema.