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Festa per i 211 anni dei carabinieri, il colonnello Mucci: «Le Stazioni veri baluardi a difesa della legalità tra efficienza operativa e sensibilità umana»

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Caltanissetta – I due secoli di storia li ha largamente attraversati. Per l’esattezza sono 211 anni dalla fondazione. Tanti ne hanno festeggiato i carabinieri, nell’area della caserma «Guccione», con una cerimonia militare definita «sobria ma straordinariamente sentita», secondo il ritratto del comandante provinciale, il colonnello Alessandro Mucci che ha curato gli onori di casa. Presenti, tra gli altri, il prefetto, il sindaco e presidente del Liberoconsorzio comunale di Caltanissetta, i vertici della magistratura nissena, della chiesa, delle forze dell’ordine e del mondo politico.

Il suo primo ricordo, il comandante provinciale , lo ha dedicato alle vittime del dovere e militari della provincia nissena caduti in servizio. E, uno per uno, ne ha voluto ricordare i nomi partendo da

Sebastiano D’Immè, Michele Fiore, Roberto Ticli, Giovanni Salvo, Emanuele Messineo, Giuseppe Plado Mosca, Vincenzo Caruso, Pietro Purpi e, poi, i militari deceduti nelle campagne tra Gela e Mazzarino, in contrada Rigiulfo, Vincenzo Amenduni, Vittorio Levico, Emanuele Greco, Pietro Loria, Mario Boscone, Mario Spampinato, Fiorentino Bonfiglio, Giovanni La Brocca e, ancora,

i carabinieri uccisi nella strage di Passo di Piazza, Donato Vecce, Antonio Di Vetta e Michele Ambrosiano e i caduti in contrada Apa, a Niscemi, Michele De Miceli, Mario Paoletti e Rosario Pagano. «Il vostro esempio dev’essere per tutti noi costante e immutabile modello di riferimento», è l’omaggio alla loro memoria del colonnello Mucci.

Evidenziando la capillare presenza sul territorio, in ventuno comuni su ventidue della provincia, ha poi sottolineato come le «le stazioni carabinieri spesso rappresentano – insieme ai sindaci, altrettanto importanti punti di riferimento – l’unico presidio dello Stato, veri e propri baluardi a difesa della legalità… riuscendo a coniugare contestualmente efficienza operativa e sensibilità umana, rispetto della legalità e sicurezza sociale».

E ha poi evidenziato come «l’Arma in ogni giorno di “vita operativa” restituisce storie di rassicurazione sociale, di piccoli gesti di vicinanza, di presenza sempre competente, generosa e silente grazie a quell’attitudine all’ascolto e al dialogo con la gente, che da sempre caratterizzano la “cultura della sicurezza” del carabiniere».

Corpo che segue l’evoluzione dei tempi ,   in un’epoca di «profonde trasformazioni e di rapidi cambiamenti, che trascendono i confini nazionali, le sfide che affrontiamo sono complesse e molteplici… Pensiamo – ha sottolineato il comandante provinciale – al cruciale tema della salvaguardia ambientale, ma anche alle continue innovazioni tecnologiche che ridefiniscono i parametri della sicurezza mondiale, fra tutte le proiezioni operative nello spazio cyber, a cui anche l’Arma di Caltanissetta si è recentemente orientata, e lo sviluppo di tecnologie quali l’intelligenza artificiale».

Vincenzo Falci

Carabinieri, il colonnello Mucci: «Significati i risultati nel contrasto alla mafia con il coordinamento dell Dda»

«Significativi risultati sono stati conseguiti nel contrasto alla criminalità organizzata di tipo mafioso, con indagini condotte sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta». Questo uno degli aspetti nodali sottolineati dal comandante provinciale, dei carabinieri,  il colonnello Alessandro Mucci.

Sì, perché le celebrazioni coincidono anche con il tempo dei bilanci. Aspetto su cui, sotto il profilo espressamente “numerico”, il comandante provinciale, non si è particolarmente soffermato. Passando per una panoramica più generale.

Strutturati, nella provincia nissena, con un reparto territoriale, due compagnie, una tenenza e venti stazioni, con il supporto dei comparti di specialità, «l’Arma di Caltanissetta assicura, coerentemente agli indirizzi strategici, tutte le attività, preventive e repressive, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica per garantire l’ordinata convivenza civile», ha ribadito il colonnello Mucci.

E, complessivamente, sono stati 15.618 i servizi esterni di prevenzione e di controllo del territorio nell’ultimo anno, 40.407 i mezzi controllati, 61.313 le persone identificate, 206 gli arresti e 1.306 i denunciati. «Questi – ha ribadito – sono i numeri che rendono la misura di una costante presenza sul territorio, che ha visto i carabinieri di Caltanissetta procedere per il 53 per cento dei reati consumati, in città ed in provincia, nell’ultimo anno».

A questo scenario si sono andati ad aggiungere i servizi interforze “ad alto impatto”, disposti dal prefetto ed effettuati con le altre forze di polizia.

Con uno sguardo rapido alle operazioni messe in campo, il colonnello Mucci ha ricordato l’operazione “White Coffee” del nucleo investigativo del settembre 2024, con l’esecuzione di una misura cautelare a carico di 14 indagati per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Così come l’indagine «sulla presunta mala gestio di una casa di riposo», condotta dalla sezione operativa della compagnia di Caltanissetta che ha consentito di eseguire, nel dicembre scorso, una misura cautelare a carico di 9 indagati per maltrattamenti, abbandono di incapace, esercizio abusivo di professione sanitaria.

Lo stesso comandante provinciale ha poi rilevato «le tante attività di servizio, con cadenza pressoché quotidiana, finalizzate alla repressione di condotte antigiuridiche e antisociali indispensabili per offrire un’efficace risposta alla costante domanda di sicurezza da parte della società civile, ma anche i tanti interventi di soccorso, o di semplice vicinanza ai cittadini, concretamente rappresentativi di quell’idea di prossimità –  insita nei valori e nelle tradizioni dell’Arma – che ci consente spesso di intercettare situazioni di disagio personale e familiare, e talvolta di scongiurare tragedie». E in tal senso ha ricordato «il caso della donna di Milena fatta desistere da intenzioni autolesionistiche, il 14 febbraio scorso, da parte del personale della Compagnia di Mussomeli, con il prezioso supporto del negoziatore in forza a questo Comando».

E, guardando al versante di Gela, ha punteggiato «i significativi risultati anche nel contrasto della criminalità diffusa e comune», in sinergia con la procura.  Ricordando «le misure cautelari nei confronti dei presunti responsabili di danneggiamenti con esplosione di colpi d’arma da fuoco, di numerosi incendi di autovetture, di reati predatori e in materia di stupefacenti, indici di un’insicurezza sociale su cui il prefetto ha rivolto costantemente la sua attenzione».

Altro fronte è quello «dell’importante attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, nel cui ambito l’Arma opera a livello centrale con una “Rete nazionale di monitoraggio”, strutturata su ufficiali di polizia giudiziaria, appositamente addestrati all’Istituto di tecniche investigative di Velletri, con l’obiettivo di sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia e supportare i reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini, anche attraverso il raccordo con la sezione atti persecutori del raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche».

Rimanendo su questo tema, il comandante provinciale ha ribadito «il ruolo fondamentale svolto dalle stazioni carabinieri, primo sportello di ascolto per le vittime, ma anche la preziosa collaborazione già da tempo avviata con Soroptimist Italia nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé” , che ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma in questa provincia ben cinque stanze dedicate all’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere». Strutture presenti nelle stazioni di Caltanissetta, Gela, Niscemi, Mazzarino e la tenenza di San Cataldo e, presto, ne verrà inaugurata un’altra a Riesi.

Altro tema nodale, quello delle truffe ai danni di anziani. E sono state diverse le iniziative attuate «

da ultimo, tra le “buone pratiche” individuate per accrescere l’incidenza dei servizi di prossimità alla popolazione anziana e per sensibilizzarla sul delicato tema, è stata avviata una capillare campagna di informazione, finalizzata ad accrescere i livelli di prevenzione e la funzione di “rassicurazione sociale” in favore degli anziani, coinvolgendo anche Federfarma Caltanissetta e l’ordine provinciale dei farmacisti». Più in dettaglio sono stati distribuiti nelle 85 farmacie della provincia nissena e in tutte le stazioni dei carabinieri volantini con consigli utili per mettere in guardia dalle truffe gli anziani.

E, infine, «le attività volte alla diffusione della “Cultura della Legalità”, soprattutto tra i più giovani, attraverso numerosi incontri con gli studenti delle scuole della provincia di ogni ordine e grado, durante i quali i carabinieri sono saliti in cattedra per fornire consigli su tematiche d’attualità connesse alla sicurezza, e illustrare i peculiari aspetti della nostra organizzazione», ha concluso il colonnello Mucci.

Vincenzo Falci

Carabinieri, ecco l’elenco di tutti i premiati: targa anche in ricordo del militare di Mussomeli Calogero Schifano

Riconoscimenti ai militari che si sono particolarmente contraddistinti in operazioni di servizio durante l’ultimo anno.

E a partire dal 2023 è stata istituita, per volere del colonnello dell’esercito italiano in congedo Calogero Schifano, la targa premio in memoria dello zio, il carabiniere Calogero Schifano, originario di Mussomeli, deceduto a Montalto di Castro il 19 giugno 1944, durante il secondo conflitto mondiale.

La “targa-premio” viene assegnata a carabinieri per particolari meriti di servizio, ed è collegata a una donazione di mille euro a favore del fondo assistenza, previdenza e premi del personale dell’Arma. A 81 anni dalla morte del militare, l’attestato è stato concesso dal colonnello Calogero Schifano a due militari della Compagnia di Mussomeli:

–       il Luogotenente Carica Speciale Filippo Tumminelli, Comandante della Stazione Carabinieri di Marianopoli, e il Vice Brigadiere Gianfranco Cugliari, addetto alla Stazione Carabinieri di Milena, con la seguente motivazione:

“Militare negoziatore già addetto a Nucleo Investigativo di Comando Provinciale e addetto a Stazione Carabinieri distaccata, intervenivano presso l’abitazione di una donna barricatasi con intenti suicidari: mentre il primo avviava attività di dialogo e mediazione tesa a far desistere la donna dai propositi anticonservativi, il secondo riusciva ad accedere in casa, disarmare la donna dal coltello che impugnava e consentire il successivo intervento del personale sanitario. L’evento, che ha avuto un ampio risalto mediatico, ha contribuito ad accrescere il prestigio dell’Istituzione”

Milena, 14 febbraio 2025.

Poi gli altri premi consegnati durante la cerimonia svoltasi nell’area del comando provinciale di Caltanissetta.

–      Encomio semplice di Comando Legione, consegnato dal Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia al Luogotenente Carica Speciale Rosario Valenti, con la seguente motivazione:

Addetto a Sezione Operativa di Nucleo Operativo e Radiomobile di Reparto Territoriale operante su territorio ad alto indice di criminalità, evidenziando elevata professionalità, notevole senso del dovere e spiccato intuito investigativo, forniva determinante contributo ad un’indagine nei confronti degli autori di un tentato omicidio mediante colpi di arma da fuoco. L’operazione, che si concludeva con l’esecuzione di un provvedimento restrittivo a carico di due indagati, riscuoteva il plauso dell’opinione pubblica contribuendo a esaltare il prestigio dell’Istituzione.

Gela (CL) e Pula (CA), giugno 2022-giugno 2023.

–       Compiacimento del Comandante Provinciale, come prima attestazione di merito, consegnato dal Prefetto di Caltanissetta , Chiara Armenia al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Caltanissetta, con la seguente motivazione:

“Reparto operante in territorio ad elevato indice di criminalità organizzata, dando prova di elevata professionalità e spiccate capacità investigative, sviluppava prolungata e complessa indagine che permetteva di disarticolare un’organizzazione criminale di tipo mafioso dedita alle estorsioni, anche mediante l’uso di armi, e al traffico di sostanze stupefacenti. l’operazione, che si concludeva con l’esecuzione di una misura cautelare a carico di 10 soggetti, riscuoteva diffusi consensi, esaltando il prestigio dell’Istituzione.”

Province di Caltanissetta e Agrigento, ottobre 2022 – maggio 2024.

–      Compiacimento del Comandante Provinciale di Caltanissetta, come prima attestazione di merito, consegnato dal Procuratore Generale di Caltanissetta , Fabio D’Anna al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Caltanissetta, con la seguente motivazione:

“Reparto operante in territorio ad elevato indice di criminalità, evidenziando spiccata professionalità sviluppava complessa attività d’indagine che si concludeva con l’esecuzione di misura cautelare a carico di 9 soggetti, ritenuti responsabili a vario titolo di abbandono di persona incapace, esercizio abusivo di una professione, sequestro di persona e maltrattamenti. L’operazione riscuoteva il plauso della cittadinanza e delle autorità, contribuendo ad esaltare il prestigio dell’Istituzione.”

Caltanissetta, luglio-dicembre 2024

–      Compiacimento del Comandante Provinciale di Caltanissetta, consegnato dal Procuratore della Repubblica di Caltanissetta , Salvatore De Luca al Brigadiere Danilo Emma e all’Appuntato Scelto Giulio Damiano Dammicco, effettivi alla Sezione Radiomobile di Caltanissetta, con la seguente motivazione:

“Militari addetti a Sezione Radiomobile di Compagnia capoluogo, nel corso di servizio di perlustrazione, evidenziando spiccata iniziativa, notevole intuito operativo ed elevata professionalità, sottoponevano a controllo e perquisizione un veicolo con a bordo 2 soggetti, rinvenendo 640 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, 1 drone, 3 telefoni cellulari privi di sim e 1 rotolo di filo elastico trasparente. L’attività si concludeva con l’arresto dei 2 prevenuti.”

Caltanissetta, 4 maggio 2025

–      Compiacimento del Comandante Provinciale di Caltanissetta, consegnato dal Procuratore della Repubblica  del Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta,  Rocco Cosentino al Vicebrigadiere Giovanni Barrile, all’Appuntato Scelto Francesco Vazzana, effettivi alla Sezione Radiomobile di Caltanissetta, e ai Carabinieri Marco Gerardo Contaldi e Antonio De Rosa, effettivi alla Stazione di Caltanissetta, con la seguente motivazione:

“Equipaggio di Sezione Radiomobile interveniva, unitamente a pattuglia della Stazione capoluogo, presso l’abitazione di un minore che aveva manifestato intenti suicidari, minacciando di lanciarsi dal terzo piano dello stabile: mentre due militari avvivano attività di dialogo e mediazione tesa a far desistere dai propositi anticonservativi il giovane, i colleghi, entrati nell’abitazione, riuscivano con azione fulminea a bloccarlo e a consentire il successivo intervento del personale sanitario. L’evento, connotato da grande professionalità e competenza, ha avuto ampio risalto mediatico e ha contribuito ad accrescere il prestigio dell’Istituzione”

Caltanissetta, 18 gennaio 2025

–      Compiacimento del Comandante provinciale di Caltanissetta, consegnato da sostituto  Luigi Lo Valvo, in rappresentanza del Procuratore della Repubblica di Gela ,  Salvatore Vella, alla Sezione Operativa del Reparto Territoriale e alla Stazione Carabinieri di Gela, con la seguente motivazione:

“Sezione Operativa di Reparto Territoriale e Stazione Capoluogo operanti in territorio ad elevato indice di criminalità organizzata, dando prova di elevata professionalità e spiccate capacità investigative, sviluppavano complessa attività di indagine che consentiva di acquisire concordanti elementi indiziari a carico di un soggetto, tratto in arresto in esecuzione di misura cautelare, poiché ritenuto responsabile degli incendi, in pochi mesi, di 7 autovetture, che avevano ingenerato allarme sociale nella comunità locale. l’attività investigativa riscuoteva diffusi consensi, contribuendo ad accrescere il prestigio dell’Istituzione.”

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