Caltanissetta – Non il carcere ma la detenzione in casa. Sì, perché la giustizia, adesso, lo ha chiamato a saldare il suo sospeso aperto un anno e mezzo fa.
Quando un nisseno è stato intercettato a Scillato, dai carabinieri, su un’auto che trasportava droga. E in quella circostanza sono scattati quattro provvedimenti restrittivi, tutti a carico di nisseni.
Ora il quarantaduenne Giuseppe Amico è stato arrestato perché a suo carico è divenuta definitiva una condanna per detenzione di stupefacenti.
Su lui pende una pena a un anno e mezzo di reclusione, ma gliene restano da scontare un anno, tre mesi e sedici giorni.
Ma come misura alternativa al carcere, il tribunale di sorveglianza di Palermo gli ha concesso la detenzione domiciliare.
Il provvedimento è stato emesso adesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica del Tribunale di Termini Imerese.
Oltre al periodo in regime di reclusione, il giudice gli poi pure inflitto una pena pecuniaria che, nel concreto, s’è tradotta in una multa di 5 mila euro.
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