Caltanissetta – Si sono sciolte come neve al sole le accuse per un sospetto pusher…che pusher non era. Già perché alla fine è stato assolto con formula piena dal giudice. Così da scacciare ogni sospetto su lui. A suo carico era arrivata una segnalazione per il presumibile possesso di armi – di cui poi non è stata trovata traccia – e, invece, s’è poi ritrovato nei guai per droga.
A uscire indenne dal processo a cui s’è sottoposto è stato un sospetto spacciatore nisseno, M.L. – assistito dagli avvocati Carmelo Terranova e Giada Faraci – finito in giudizio perché trovato con un bel po’ di marijuana.
Il giudice, accogliendo la tesi della difesa, ha assolto l’imputato perché il fatto non sussiste. A fronte di una richiesta di condanna, avanzata dal pubblico ministero, a tre anni di reclusione e tredicimila euro di multa.
Era il marzo di cinque anni fa quando l’accusato è stato trovato con poco meno di 260 grammi di marijuana conservati all’interno di cinque buste di plastica. Un totale, secondo gli inquirenti, per oltre 840 dosi.
Ma alla fine dell’istruttoria non sarebbero emersi elementi a carico dell’imputato che potessero suffragare la tesi dello spaccio sostenuta dall’accusa. Sì, perché nella successiva perquisizione in casa sua non è stato trovato assolutamente nulla. Né altre circostanze avrebbero lasciato intravedere una sua attività di smercio.
Si sarebbe verosimilmente trattato, secondo lo stesso giudice, di una grossa scorta per uso personale. Lui che parecchi anni addietro, era il 2011, è finito nei guai per coltivazione di droga. Rimediando pure una condanna. Ma sono fatti, come rilevato dallo stesso giudice, datati nel tempo.
