Caltanissetta – Entra nel vivo l’indagine della procura sulla gestione della crisi idrica. Su mandato della procura nissena, infatti , la guardia di finanza ha acquisito parecchia documentazione.
L’operazione delle fiamme gialle è scattata, in contemporanea, sia nella sede di Caltaqua nel capoluogo nisseno – dove parecchi militari sono arrivati all’orario di apertura degli sportelli – così come negli uffici di Fcc Aqualia in Spagna a opera della Polizia National con al loro fianco il “gico” delle fiamme gialle. Parecchi gli incartamenti che sarebbero stati acquisiti sia a Caltanissetta che a Madrid.
È su più fronti che si starebbero concentrando le indagini della procura nissena avviata già nelle scorse settimane, con alcuni nomi che sarebbero già finiti sotto i riflettori, in particolare il presidente dell’Ati e sindaco di Niscemi e dirigenti di Caltaqua e Aqualia. Nel gran calderone anche presunti reati ambientali.
Riciclaggio e distrazione fraudolenta di fondi le ipotesi al vaglio, e che sarebbero state mese in pratica attuate attraverso pratiche di Transfer Pricing, ossia il prezzo pagato per i beni o servizi trasferiti da una società ad altre in paesi diversi. Nel concreto, in questo caso ai danni di Caltaqua in favore della sua partecipante spagnola Aqualia. La società d’ambito in Italia, a Caltanissetta in questo caso, sarebbe stata danneggiata da questo sistema finito ora nel mirino di finanza e procura nissena, coordinata dal procuratore capo Salvatore De Luca.