Caltanissetta – Cinque gli indagati per Caltaqua, quattro per l’Ati e poi il massimo vertice di Aqualia. Questo il lotto dei dieci sospettati finiti al centro di un dossier della procura di Caltanissetta che ha coordinato le indagini ad ampio raggio della guardia di finanza sulla gestione del servizio idrico nel Nisseno. Inchiesta che ha fatto scattare il sequestro di parecchi incartamenti dagli uffici coinvolti dalle stesse indagini.
Di Caltaqua indagati il direttore generale Andrea Gallè, il legale rappresentante Antonio Gavira Sanchez, il funzionario dell’ufficio tecnico, Massimo Chiarelli, e del settore amministrativo, Alessandro Orlando e per la sezione che si occupa dell’aspetto legato alla depurazione, Antonino Butera.
Per quanto riguarda l’Assemblea territoriale idrica Caltanissetta, in cima alla lista v’è il presidente, peraltro sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti , il dg Antonio Collura e i responsabili, rispettivamente, dei settori amministrativo e tecnico Sergio Scarciotta e Mario Denaro. Chiude il quadro Alejandro Aboumrad González a capo di Aqualia.
I loro nomi sono finiti sotto la lente per le ipotesi, a vario titolo, di frode in forniture pubbliche – per quanto riguarda l’intesa firmata diciannove anni addietro e poi, nove anni dopo , l’accordo gestionale tra Caltaqua e la stessa Ati – e inquinamento ambientale legato ai criteri , ritenuti poco trasparenti, in relazione alla depurazione dell’acqua. Aspetto, quest’ultimo, che in passato aveva sollevato perplessità.