Caltanissetta – Pure il Nisseno è stato attraversato dallo storico e sempre suggestivo «Giro di Sicilia» alla sua trentaquattresima rievocazione. Evento motoristico internazionale tra i più antichi e affascinanti al mondo che – secondo il presidente del Veteran car club Panormus e consigliere federale Asi, Antonino Auccello – ha contribuito «a far crescere il turismo lento, tra siti Unesco, percorso arabo normanno e piccoli borghi poco conosciuti».
L’edizione di quest’anno è stata dedicata al settantesimo anniversario della vittoria del pilota Piero Taruffi. Era il 1955. E, adesso, la figlia Prisca ha partecipato al Giro, al volante proprio della celebre Ferrari «lm» spider del padre.
L’appuntamento con i motori, nello scenario del circuito tricolore Asi, ha catalizzato ha contatato ai nastri di partenza qualcosa come duecento auto storiche arrivate un po’ da tutto il mondo. Si sono dati battaglia, sportivamente, percorrendo un migliaio di chilometri in meno di sette giorni, proprio per ricordare la gara fortemente voluta da Vincenzo Florio nel 1912.
Le cinque tappe programmate, attraversando anche il Nisseno, si sono disputate
da Palermo ai Nebrodi, dalla costa tirrenica messinese a Ortigia, la Valle dei Templi e, infine, il parco di Selinunte.
Esperienza rievocativa vissuta anche da John Houghtalng, alla guida di una Ferrari Monza del museo Ferrari e Franco Valobra, console onorario italiano in Lousiana, a bordo pure lui della Ferrari di Taruffi. «Abbiamo potuto ammirare l’enorme patrimonio culturale, artistico e storico della Sicilia ed è stata una settimana intensa e piena di emozioni», le sensazioni di Houghtalng e Valobra.
Per la cronaca, ad aggiudicarsi la gara sono stati Alfredo Caputo e Michele Lafisca su Porsche 356 del 1962.