Acquaviva Platani – Non solo il caro voli. La Sicilia deve fare i conti con le ataviche carenze infrastrutturali, soprattutto nell’entroterra, da sempre, fanalino di coda siciliano nell’affannato corsa ai servizi. Così oggi alla stazione di Acquaviva Platani oltre 60 persone in attesa di un fantomatico treno. Linea guasta hanno detto. Fatto sta che viaggiare in questa terra è sempre una incognita. Sulla tratta Agrigento Palermo incombe una sorta di sortilegio. Se la continuità territoriale rimane un’utopia, di continuo nel territorio ci sono solo i patemi dei cittadini. Su gomma o rotaia poco importa, il viaggio è sempre un’odissea. Oggi la corsa delle 14,52 non ha nemmeno camminato, colpa di un guasto. Quello delle 15,52 ha subito un ritardo, non uno qualunque, di consistenza tale da essere meritevole di risarcimento. Ora con l’imminente arrivo delle feste, la ricorrenza dell’Immacolata sarà il banco di prova per capire se qualcosa si muove nei trasporti dell’entroterra o questo lembo che poggia sulla fatica e le ingiustificate attese è condannata all’ergastolo per isolamento isolitudine.