Mussomeli – E’ in primissima linea nel fronte di guerra al covid, in zona rossa, tra urgenze e casi difficilissimi, talvolta disperati. Cristian Carduccio, medico di emergenza mussomelese, che opera al 118 di Milena e già dall’esordio della pandemia, a marzo, e fino a poco tempo fa anche al Pronto Soccorso di Gela, è il primo mussomelese che si è vaccinato, Lo ha fatto stamane a Gela, uno dei 142 sanitari precursori a cui è stato somministrato. Ieri, a Caltanissetta, 90 persone avevano inaugurato questa nuova pagina della lotta al Covid in provincia di Caltanissetta. “Si tratta del vaccino Pfizer-BioNTech – spiega il dottore – che va praticato in ambiente sterile e qualificato. Il protocollo prevede che segua un periodo di osservazione di venti minuti per accertarsi che non compaiano reazioni avverse. Tra quindici giorni occorrerà eseguire il richiamo, fino ad allora siamo soggetti come tutti al rischio di essere contagiati”. Un rischio non teorico ma concreto, dato che il sanitario mussomelese lavora in una delle zone più martoriate e colpite dal virus: Milena. Nel paese delle robbe sono circa un centinaio i positivi e il contagio è facilissimo, soprattutto, per un medico del 118 che visita quotidianamente persone, si tratta di interventi, spesso salvavita, dove non c’è troppo tempo o possibilità di essere timorosi e in cui il distanziamento è impossibile. Il 39enne mussomelese è, suo malgrado, a stretto contatto con il virus con il quale deve duellare quotidianamente. A breve avrà un’arma in più: lo scudo del vaccino che non solo lo preserverà dal Covid ma gli eviterà di essere possibile vettore inconsapevole. occorre ricordare che le professioni sanitarie sono, infatti, quelle che hanno pagato maggiore dazio al coronavirus.
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