Castronovo – Il Fanaco, di fatto, è scomparso e il nisseno, Vallone in particolare, trema assetato. Le acque del lago ormai pressoché prosciugato costituiscono, infatti, l’unica risorsa disponibile a servizio dei comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Campofranco, Delia, Milena, Montedoro, Mussomeli, Sommatino e Sutera. Nell’invaso con una capacità massima di 20 milioni di metri cubi d’acqua, ne sono rimasti appena 200 mila, l’uno per cento. «Abbiamo attivato le nuove connessioni con i pozzi di Prizzi», dicono da Siciliacque. «L’acqua non mancherà», promettono. Ma nel frattempo lo stato dell’arte è quello: invaso a secco e acqua torbida, sebbene entro i limiti, dai rubinetti.«Caltaqua — racconta il sindaco di Montedoro, Renzo Bufalino — mi ha comunicato che non è necessaria un’ordinanza, perché la torbidità risulta entro la norma. Io, però, ho consigliato comunque di non berla». Lo scenario evocato è sempre più vicino, arido e tangibile : 9 comuni nisseni non solo rischiano ma hanno la probabilità di rimanere a secco.