Home Cronaca “Il modello Lampedusa” della manager Daniela Faraoni, best practice esportata nel mondo

“Il modello Lampedusa” della manager Daniela Faraoni, best practice esportata nel mondo

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ROMA – Nell’ambito del 1st Global Orientation Course for Policy-makers on Refugee and Migrant Health, co-organizzato da INMP e OMS (WHO) nella sede INMP a Roma, l’INMP ha organizzato un focus dedicato a Lampedusa, che rappresenta un interessante modello di gestione integrata della salute dei migrant, implementato dalla manager serrdilfalchese d’adozione, Daniela Faraoni. La tavola rotonda iniziale, moderata dal Direttore generale dell’INMP Cristiano Camponi, ha visto gli interventi del Sindaco di Lampedusa e Linosa Filippo Mannino, del Direttore Generale della ASP di Palermo Daniela Faraoni e del Vice Prefetto Carmen Cosentino del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno. Il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni ha menzionato gli importati interventi intrapresi sull’isola: presso il Poliambulatorio dell’isola sono ora garantite, oltre alla continuità assistenziale, 21 diverse prestazioni specialistiche che contribuiscono ad abbattere gli spostamenti da Lampedusa alla Sicilia anche per la popolazione residente. Tra questi interventi, la definizione di procedure ostetrico-ginecologiche che permettono, oltre alla diminuzione dei voli di emergenza verso la Sicilia, l’intercettazione e la risposta ai bisogni di salute delle donne accolte nel punto di crisi di Lampedusa. “Il servizio sanitario nazionale ha l’obbligo – ha affermato Faraoni – di prendersi carico della salute di tutti i cittadini, di garantire la sicura e pacifica convivenza e l’universalità dell’accesso alle cure e alle misure di prevenzione, assicurando una medicina di prossimità. Prendersi carico di chi arriva significa prendersi carico della sicurezza sociale del sistema. La salute – ha concluso il Direttore generale dell’Asp di Palermo, presente insieme al Direttore sanitario Antonino Levita, e al Direttore amministrativo, Ignazio Del Campo – deve essere tutelata come patrimonio dell’umanità”. Il 1st Global Orientation Course for Policy-makers on Refugee and Migrant Health organizzato dall’INMP, in qualità di Centro Collaboratore OMS per l’evidenza scientifica e il capacity building sulla salute dei migranti, e dal WHO Migration and Health Programme, si pone la finalità di accrescere le conoscenze e le competenze in materia di salute dei rifugiati e dei migranti, fornendo ai rappresentanti di Paesi esteri – in questa prima edizione rappresentati da Ministeri della salute e istituzioni di Egitto, Estonia, Giordania, Iraq, Kenya, Uganda – gli strumenti e le conoscenze per implementare e adattare i Global Competency standards pubblicati dal WHO a livello nazionale. Il Sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino ha focalizzato il suo intervento sulle strategie adottate dal territorio per fronteggiare una situazione che talvolta è di difficile gestione. L’ingente arrivo di migranti può infatti diventare sfidante per i servizi di una piccola La risposta corale, strutturata e coordinata tra i diversi settori, anche grazie a risorse aggiuntive che l’isola, nel tempo, ha ricevuto e gestito, garantisce che quella che dai media risulta come una continua emergenza non sia percepita tale dagli abitanti dell’isola. Abitanti i quali, in situazioni di eccezionale afflusso, sono anche pronti ad aprire le porte delle proprie case per contribuire ad offrire un’umana accoglienza a queste persone. Tra gli interventi attuati in collaborazione con INMP, Mannino ha ricordato l’attivazione, nel 2023, di una postazione medicalizzata 118 prima assente sull’isola. Ha fatto seguito, infine, l’intervento da parte del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, nella persona del vice prefetto Carmen Cosentino. Dopo alcuni dati sull’ingente numero di migranti che nell’ultimo biennio è approdato sull’isola (oltre 55.000 al 31 ottobre 2024, quasi 100.000 nel 2023, per un totale di eventi sbarco, nel biennio, pari a 922), il viceprefetto ha parlato del Vademecum per la rilevazione, il referral e la presa in carico delle persone portatrici di vulnerabilità in arrivo sul territorio e inserite nel sistema di protezione e di accoglienza, realizzato dal Ministero dell’interno con la collaborazione di numerosi attori di diverse istituzioni e a seguito di una lungo lavoro di analisi del contesto. “Sul territorio di Lampedusa”, ha affermato il Vice Prefetto, “sono state predisposte, sempre seguendo una modalità integrata e multisettoriale, procedure operative di recepimento del vademecum prodotto a livello nazionale che fornisce specifiche e contestualizzate indicazioni agli operatori su cosa fare, a garanzia di un’adeguata e tempestiva risposta agli specifici bisogni dei migranti”. Un importante miglioramento, ha proseguito, è stato apportato nella gestione del centro di accoglienza, affidato con un provvedimento legislativo a Croce Rossa Italiana nazionale e nel quale apportano il loro importante contributo anche UNHCR, OIM e EUAA. Da tutti gli interventi della tavola rotonda è emerso l’impegno cui tende il modello Lampedusa: tutelare la salute e il benessere dei migranti senza tuttavia tralasciare i bisogni della popolazione residente, migliorando le offerte di salute. Essere dunque pronti, da un lato, a gestire le emergenze ma cercando di tendere sempre a risposte strutturate, coordinate e multisettoriali.
Al termine della tavola rotonda è stata offerta una panoramica sulle attività sanitarie e socio-sanitarie erogate sull’isola, attraverso la proiezione di un video prodotto da INMP, che ha svolto la funzione di visita virtuale sul campo anche attraverso l’intervento registrato di coordinatori sanitari e operatori di Lampedusa. La sessione, moderata da Alessandra Diodati, dirigente INMP e project manager delle attività INMP a Lampedusa e Aldo Di Piazza, Assessore alla salute del Comune di Lampedusa e Linosa ha trattato le tematiche di progettazione e implementazione dei protocolli operativi, potenziamento dei servizi di emergenza, implementazione del triage ostetrico rapido e della rete degli stakeholder sanitari. Nel video sono intervenuti Francesco D’Arca, responsabile del poliambulatorio di Lampedusa, Giuseppe Canzone, Direttore del Dipartimento della Salute della Famiglia della ASP di Palermo e Tania Macaluso, ostetrica della ASP di Palermo e Alessandra Diodati che ha esposto i progetti di INMP sull’ isola, tra cui quelli di odontoiatria e oculistica sociale.

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