Caltanissetta – Questo è il distretto giudiziario che passerà alla storia per processi di mafia che si sono celebrati, che si stanno celebrando e che si celebreranno ancora». Così il procuratore generale di Caltanissetta, Lia Sava, nel suo intervento all’inaugurazione del nuovo anno giudiziario a Caltanissetta.
«Lo sforzo per individuare i concorrenti esterni a Cosa nostra, in questa fase storica, affonda le radici nella sinergia della direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta con altri uffici giudiziari, attraverso una efficace opera di coordinamento della stessa Dda… la necessità di gettare il cuore oltre l’ostacolo è per rendere giustizia. Una giustizia che avvicini tutti, anche e soprattutto gli ultimi, i sofferenti, i soli, gli afflitti dal dolore fisico e psichico, al servizio che noi forniamo, perché trovino in queste aule risposte certe, rapide, soluzioni che contribuiscano a realizzare, in concreto, il principio di eguaglianza e che, conseguentemente, consentano a tutti di vivere sereni ed in pace», ha aggiunto il pg Sava.
«Questo non è un distretto qualunque ma un distretto che passerà alla storia per i processi celebrati e che si celebreranno ancora». Ha aggiunto il procuratore generale di Caltanissetta.
«Invero carico di lavoro del nostro ufficio è estremamente gravoso, in special modo per l’impegno e l’elevata conoscenza specifica in di criminalità organizzata di stampo mafioso che ha richiesto sostenere l’accusa, in grado di appello per l’eccidio di Giovanni Falcone, della moglie, Francesca Morvillo, e degli uomini della scorta e nel processo per la strage di via d’Amelio, oltre che tutti i delicatissimi procedimenti per fatti di mafia che occupano il distretto , processo che si sono conclusi», ha speigato lo stesso procuratore generale di Caltanissetta, Lia Sava.
