Cammarata – Giuseppe sindaco di Cammarata rivendica chiarezza sulla situazione acqua e punta il dito contro le le esternazioni dell’ingegnere Giuseppe Riccobene e la cattiva gestione dell’Aica, denunciando informazioni inesatte su una notizia battuta dall’Ansa e ripresa da molti quotidiani di informazione, che, a suo parere, ha creato allarmismo. In una nota del primo cittadino si legge: “Scrivo in risposta agli articoli recentemente pubblicati da diversi quotidiani, che riportano informazioni erronee riguardo alla fornitura idrica nel Comune di Cammarata. È doveroso chiarire la situazione reale e ripristinare la verità per rispetto dei cittadini e dell’opinione pubblica. Contrariamente a quanto affermato nell’articolo, a Cammarata l’acqua non è mai stata fornita ogni giorno, nemmeno nelle annate piovose. La distribuzione idrica avviene ogni tre giorni con erogazioni di circa due ore. A San Giovanni, dopo le recenti riduzioni, l’acqua viene erogata due volte a settimana per circa quattro ore, rispetto alle tre volte a settimana come avveniva prima della riduzione imposta dall’autorità competente. Questo, fortunatamente, non ha causato alcun disagio (parlo da residente) il che indica una cattiva gestione da parte di AICA negli anni passati. Queste affermazioni false possono provocare rabbia e malcontento, specialmente tra i cittadini dei comuni gestiti da AICA che ricevono l’acqua ogni 15 giorni. Pubblicare tali notizie senza un’adeguata verifica è irresponsabile e dannoso per la credibilità della stampa. Desidero inoltre ricordare al sig. Riccobene che, se vogliamo affrontare la tematica con serietà, non bisogna parlare dell’arco temporale dei turni, ma della quantità d’acqua erogata che a Cammarata purtroppo è esigua, il minimo necessario. Anche se l’acqua nel sottosuolo potrebbe esserci, la questione riguarda la capacità di portarla nelle case dei cittadini. Inoltre, è corretto per una precisa informazione ricordare che durante tutto l’inverno il Comune di Cammarata, per soddisfare le esigenze, ha acquistato acqua da Siciliacque (8 litri al secondo) a causa del prosciugamento della principale fonte, “San Michele” cosa che non avviene più per le note difficoltà di Siciliacque. Chi scrive non vuole evidentemente entrare nel merito della questione, ma fomentare gli animi, cosa molto pericolosa in un momento in cui le aziende agricole di Cammarata, nonostante i nostri sforzi, percorrono chilometri con i propri trattori per l’approvvigionamento dell’acqua necessaria per la sopravvivenza dei propri animali, rischiando di vedere vanificati anni di sacrifici e investimenti. Questa situazione sarà comunicata a S.E. il Prefetto e alle autorità competenti per il danno d’immagine arrecato al Comune di Cammarata. Denuncerò inoltre il fatto all’Ordine dei Giornalisti, sottolineando l’importanza di verificare le notizie prima della pubblicazione, ascoltando le fonti ufficiali del Comune o chiunque viva a Cammarata. Infine, suggerisco al sig. Riccobene di denunciare l’inerzia di AICA, che lascia inutilizzati diversi pozzi a San Giovanni Gemini, pozzi che prima della consegna delle reti al gestore unico fornivano l’acqua necessaria a tutto l’abitato e che andrebbero urgentemente ripristinati. È necessario anche segnalare l’incapacità di AICA di acquistare autobotti per San Giovanni Gemini e di attuare riduzioni nella fornitura idrica, se non necessarie, anche in tempi di non crisi, perché l’acqua è una risorsa preziosa che va tutelata a prescindere dalla crisi, se vogliamo essere seri”.
Home Cronaca Il sindaco di Cammarata precisa: “Sull’acqua scritte inesattezze, cattiva gestione dell’AICA”